Gianni Versace, la storia, la vita di un uomo che ha fatto grande la moda

« Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d’Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, dove ho cominciato a respirare l’arte della Magna Grecia. »

Cosi disse Gianni Versace nel febbraio 1992

La rubrica “Storie di successo” inizia con un omaggio a uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo, al famoso stilista Gianni Versace, a un reggino d.o.c., a un uomo che ha saputo unire passione ed entusiasmo per dar vita a un lungo e prezioso percorso creativo, a un vero maestro dell’ormai leggendario “made in Italy”. Alcuni sostengono che lo stile Versace fosse un vero e proprio modo di essere, un lifestyle a tutto tondo; in effetti, in quello stile c’era Gianni Versace che nutriva le fasi creative con la sua gioia, i suoi interessi e la sua curiosità. C’era un uomo che ha liberato la moda dalle regole del conformismo, regalandole la fantasia e la creatività. Gianni Versace è nato a Reggio Calabria il 2 dicembre del 1946, da Antonio, un venditore di elettrodomestici, e da Francesca, una sarta e proprietaria di un negozio di abbigliamento. Da bambino passava molto tempo nel negozio di sua madre, ad ammirarla mentre confezionava i vestiti, ed era affascinato dalle donne chic che frequentavano il negozio. Da subito era evidente la sua passione per il magico mondo della moda e, nonostante la sua giovane età, affermava che sarebbe diventato un famoso stilista. Versace ha spesso dichiarato che la sua fonte di maggiore ispirazione proveniva dalla zona in cui viveva: sovente si aggirava tra le antiche rovine greche e romane, e più tardi proprio questi temi classici furono rivisti e riscoperti nel suo stile di abbigliamento. Anche se lui amava i vestiti, l’arte e la musica, studiò disegno architettonico e all’età di 18 anni, mentre era a scuola, lavorava anche per sua madre, come acquirente, andando a sfilate di moda in tutta Europa. Lavorando nell’atelier della madre, ha i primi contatti col mondo della moda già da ragazzino. All’età di 25 anni si trasferisce a Milano: qui lavora come disegnatore di abiti, disegnando le sue prime collezioni pret-a-porter per le case Genny, Complice e Callaghan.

(continua…)

Antonella Pirrotta

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