Festa della Madonna della consolazione

Un mese fa Reggio Calabra viveva un periodo importante dell’anno. La seconda settimana di Settembre, in riva allo stretto, vuol dire che, in città, si vive la “Festa della Madonna della consolazione”. L’omaggio alla patrona è sempre stato caratterizzato da una serie di iniziative che hanno fatto diventare questa festa un vero e proprio evento che coinvolge tutta la popolazione reggina. Reggio cambia volto perché le strade si riempiono di negozi ambulanti, bancarelle, giostre, chioschi in cui si possono consumare i classici panini con la salciccia, arrivano famosi cantanti e si organizzano saghe e degustazioni nei vari rioni cittadini. Tutta la gente scende in piazza per godersi questo ludico momento anche se se il momento clou della festa è sempre la discesa del Quadro della Madonna dalla chiesa dell’Eremo fino al Duomo dove rimarrà fino a metà Novembre. Il corteo viene vissuto con grande partecipazione sia da parte di coloro che lo seguono sin dalla veglia notturna sia da chi assiste ai bordi delle strade. Il dipinto che ritrae la Madonna è un oggetto di culto per i reggini che sentono tantissimo questa festa, soprattutto per quanto riguarda le generazioni passate. Come detto, negli ultimi anni, le amministrazioni comunali di Reggio hanno colorato questa festa organizzando una serie di eventi collaterali di grande importanza come l’arrivo di famose forme dello spettacolo italiano. C’era la notte bianca, con i negozi aperti per tutta la terra e cinquantamila persone in giro per la città; quest’anno il profilo è stato leggermente più basso ma Reggio ha vissuto la festa con la solita grande partecipazione. In un mondo indifferente verso le tradizioni, la città dello stretto non vuole dimenticarsi di un evento che ha le sue radici nei secoli passati. Ogni cosa cambia e forse viene vissuta in maniera diversa ma la festa patronale reggina è sempre sentita da un popolo che non vuole dimenticare il suo passato. I giovani reggini stanno cominciando a capire l’importanza di manifestazioni di questo tipo nonostante siano distratti dalla superficialità di un mondo esterno che offre tante situazioni di facciata e poca sostanza. Ma, a Reggio, una volta l’anno si tornano a vivere atmosfere del passato che non invecchieranno mai.

Giuseppe Dattola

banner

Recommended For You

About the Author: Giuseppe Dattola