Champions League

Proseguiamo il nostro approfondimento sulle protagoniste della Champions League 2010-11. Oggi tocca al Barcellona, la formazione che alzò il trofeo due anni fa e che ha tutte le carte in regola per potersi ripetere in questa stagione. D’altronde, se puoi contare sull’immenso talento di Lionel Messi, puoi pensare di raggiungere qualsiasi obiettivo.

Ma i catalani non si possono riassumere soltanto nelle giocate dell’asso argentino, Guardiola ha una squadra quasi perfetta con pochi punti deboli. In porta, Victor Valdes dà garanzie ed esperienza; la linea difensiva registra la crescita esponenziale di Piquè e la solidità di Puyol anche se non convincono pienamente i terzini di fascia sinistra, mentre Dani Alves, a destra, si divide assieme al suo connazionale Maicon, il titolo di miglior terzino del mondo.

Il centrocampo è il vero punto di forza del Barcellona basti pensare che il capitano della nazionale argentina Javier Mascherano, finisce spesso in panchina perché chi ha il coraggio di contestare il rendimento di gente come Iniesta, Xavi e Busquets?

Xavi è probabilmente il miglior centrocampista d’Europa; nessuno come lui garantisce le due fasi del gioco ed è chiaro che ha in mano le redini del sistema d’attacco di una squadra che può contare su due incursori del calibro di Iniesta, prossimo pallone d’oro, e Busque.

In attacco, oltre la pulce atomica, c’è il nazionale David Villa che è un terminale offensivo devastante e si registra la definitiva esplosione di Pedro. Il Barcellona ha tutto per ritornare sul tetto d’Europa, soprattutto se , ad Aprile, i vari infortunati di questo periodo torneranno in forma come è successo nel 2009.

Questa squadra ha pochi punti deboli, ha un allenatore che sa tenere a bada uno spogliatoio fatto di campioni del mondo e palloni d’oro ed una tifoseria che, al Camp Nou, fa letteralmente la differenza. Real Madrid, Inter e Chelsea sono avvisate; gli uomini della Cantera Azulgrana vogliono tornare a dominare dopo essersi sentiti scippati dall’Inter nella semifinale dello scorso anno. Non sarà facile ma chi ha un dollaro da parte non farebbe male a scommettere sulla squadra che sta facendo sognare gli esteti del calcio da tre anni a questa parte.

Giuseppe Dattola

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