Aids: arriva la pillola del giorno prima

Ieri, 1 dicembre 2010, è stata proclamata la Giornata Mondiale della lotta all’Aids. Dal 1999 a oggi, le nuove contaminazioni sono diminuite di un quinto (il 19%) raggiungendo i 2,6 milioni nel 2009 secondo l’agenzia Onusida (l’agenzia Onu che si occupa della malattia) e questo calo testimonierebbe dell’efficacia delle nuove cure e dei sistemi di prevenzione. L’anno scorso, dicono sempre i dati dell’agenzia, l’Aids ha ucciso circa 2 milioni di persone in tutto il mondo. A fronte di questa cifra, ancora altissima, si riscontrano tuttavia alcuni successi. L’accesso alle cure si è ampliato e oltre 5,2 milioni di abitanti dei paesi in via di sviluppo hanno avuto accesso a quelle retrovirali nel 2009, contro le 700.000 del 2004. “Una generazione libera dall’Aids è possibile, ma la comunità internazionale deve aumentare gli interventi per fornire accesso universale alla prevenzione, ai trattamenti e alla protezione sociale per l’Hiv”. E’ quanto si legge nel documento ‘Bambini e Aids: quinto rapporto di aggiornamento’ realizzato da Unicef, Oms, Unfpa, Unesco e Unaids. «Per ottenere l’obiettivo di una generazione libera dall’Aids dobbiamo fare di più per raggiungere le comunità più colpite. Ogni giorno, circa 1.000 bambini in Africa sub-sahariana contraggono l’Hiv attraverso la trasmissione da madre a figlio», dice Anthony Lake, Direttore generale dell’Unicef. Nei paesi a basso e medio reddito, nel 2009 il 53% delle donne in gravidanza sieropositive ha ricevuto farmaci antiretrovirali per prevenire la trasmissione da madre a figlio dell’Hiv, rispetto al 45% nel 2008. Uno dei progressi più significativi si è ottenuto in Africa orientale e meridionale, scrive l’Unicef in un comunicato, dove tale percentuale è salita di 10 punti, dal 58% del 2008 al 68% del 2009. L’Aids è ancora una delle maggiori cause di mortalità tra le donne in età riproduttiva a livello globale e una delle maggiori cause di mortalità materna nei paesi dove l’epidemia è generalizzata. In Africa Sub-sahariana, il 9% della mortalità materna è riconducibile all’Hiv e Aids. Tra i nuovi strumenti di lotta, l’importanza del trattamento preventivo con farmaci retrovirali al gel delle persone non infette. I primi esperimenti di messa a punto di un gel microbiocida hanno suscitato la speranza di tutta una generazione di donne grazie a  uno studio realizzato dal centro Caprisa presso un gruppo di donne dell’Africa del sud. La cura con un gel vaginale a base di Tenofovir (un antiretrovirale) ha permesso la riduzione del 39% del tasso di infezione sessuale. Ma c’è anche un’altra novità: la “pillola del giorno prima”, per prevenire l’infezione negli uomini, testata con uno studio internazionale, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The New England Journal of Medicine. Lo studio ha dimostrato un minore rischio del 70% di contagio nel campione di uomini ai quali il farmaco è stato somministrato quotidianamente. La nuova pillola è la combinazione di due farmaci (emtricitabina e tenofovir) che hanno la funzione di interferire con l’abilità del virus Hiv di replicarsi nelle cellule. La ricerca è stata condotta da luglio 2007 a dicembre 2009 in 11 centri di sei Paesi( Sudafrica, Thailandia, Perù, Brasile, Stati Uniti, America latina). La pillola rappresenta un approccio di “profilassi da pre – esposizione” e già suscita vari dubbi dal punto di vista etico, come la possibilità di incoraggiare comportamenti sessuali pericolosi. «Un simile approccio – sostiene Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità – è stato già utilizzato nel caso della Sifilide, con la penicillina somministrata in via preventiva. Nel caso dell’Aids, si è dimostrato che la combinazione di farmaci data in via preventiva funziona, riducendo di molto la percentuale di contagio rispetto al gruppo cui era somministrato un farmaco placebo. Tuttavia non è ipotizzabile un utilizzo generalizzato, mentre credo che la sua applicazione vada indirizzata alle fasce di popolazione maggiormente a rischio».

M. Cristina Scullino

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