La cantera del Barcellona

Lunedì sera è andato in scena il Classicissimo fra Barcellona e Real Madrid. Ad un certo punto, il telecronista di Sky dice una cosa importante: “in questo momento, la formazione di Guardiola ha in campo dieci giocatori provenienti dalla Cantera.” Cosa è la Cantera? E’ il vivaio della formazione catalana che, negli ultimi dieci anni, ha sfornato una serie di talenti impressionanti che sono stati i segreti principali dei successi del team azulgrana e della nazionale spagnola. Tutta gente cresciuta ed allevata con lo stesso metodo e con la stessa concezione del gioco del pallone. Ragazzi che si conoscono da una vita e che, in campo, si intendono a memoria. Tutto quello che stiamo dicendo è stato esaltato dal match di lunedì sera. Undici giocatori che suonavano una musica celestiale; dall’altra parte, undici solisti che si stanno imparando a conoscere e che si sono affidati ad un direttore d’orchestra di primo livello come Muorinho. Ma contro questa versione del Barcellona, neanche il due volte campione d’Europa è riuscito a trovare delle contromisure ad una squadra che ha letteralmente annientato i Blancos grazie alle capacità tecniche e tattiche che abbiamo appena descritto. Il Barcellona crea superiorità numerica in ogni lato del campo e sembra quasi forma dei triangoli di giocatori in modo tale che chi è in possesso di palla abbia due possibilità di passaggio. Il palleggio dei catalani è la principale arma di una squadra che manda fuori ritmo gli avversari come in poche hanno fatto nella storia del Calcio. In più, quando si gioca contro il Real, crescono le motivazioni soprattutto se l’allenatore avversario non fa altro che provocarti durante la lunga vigilia che ha preceduto l’incontro del Camp Nou. Il Barcellona ha letteralmente voluto fare cinque gol al Real e chiudere uno splendido “Manete” che resterà nella storia. Il tutto con atleti fatti in casa mentre le altre grandi d’Europa spendono e spendono in tutto il pianeta alla ricerca del nuovo Messi mentre i catalani non hanno fatto altro che credere in un smilzo giocoliere argentino all’età di tredici anni e farlo maturare nel proprio vivaio per poi lanciarlo presto in prima squadra. Stessa cosa per i vari Xavi; Iniesta e compagnia. Tutti atleti straordinari che giocano un calcio d’altri tempi che ti porta a conquistare vittorie anche al giorno d’oggi. Il Barcellona è una macchina perfetta; dopo l’esibizione di lunedì, tutte le rivali d’Europa sanno che sarà difficile mettersi sul cammino di una società che punta a tornare sul tetto d’Europa grazie a dei meravigliosi prodotti fatti in casa che sono sbocciati e che vogliono continuare a conquistare vittorie con la squadra che gioca il calcio più spettacolare dell’ultimo ventennio.

Giuseppe Dattola

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