Il cavallo e le sue caratteristiche fisiche

Ci spostiamo oggi dalla storia del cane e dalla sua utilizzazione in ambito sociale, a quella del cavallo, animale con una storia che va di pari passo a quella dell’uomo. Il cavallo, Equus Caballus, appartiene alla razza dei mammiferi ungulati, ed è noto per la sua capacità di adattarsi a vivere anche allo stato brado. Sviluppa un apparato locomotore e digerente molto efficace, vista l’alimentazione per lo più erbivora ed è molto usato dall’uomo come animale da soma, da tiro e da sella. A ognuna di queste attività corrispondono determinate caratteristiche fisiche, ed è per questo che i cavalli sono classificati in tre categorie distinte: 1) dolicomorfi, ovvero delle razze leggere da sella; 2) mesomorfi, adatti a essere sellati e per lo più trottatori; 3) brachimorfi, che rappresentano le razze più pesanti, quindi maggiormente adatte al tiro. Grazie ai tanti fossili sui quali l’uomo ha potuto datare le origini del cavallo, si è ipotizzato che derivi dall’Hyracotherium, animale molto antico apparso sulla terra circa cinquantacinque milioni di anni fa, simile a un cane. La sua fisionomia si è trasformata geneticamente nel tempo, arrivando ai giorni nostri come un animale splendido da ammirare per la sua prestanza fisica e per la sua utilizzazione nella società. Dubbia è la data e il luogo del suo addomesticamento, avvenuto orientativamente dal 3000 a.c. al 6000 a.c., in Asia o Ucraina. Tra le varie razze presenti nel mondo, la più conosciuta è quella araba, apprezzata per la sua linea elegante dalla quale deriva la razza del Purosangue Inglese, molto utilizzato per le corse. La bellezza estetica deriva dall’armonia delle parti che compongono la sua struttura fisica, infatti, un piccolo difetto di una singola parte, compromette non solo la sua prestanza fisica ma anche il suo rendimento nel lavoro che svolge. La testa del cavallo può presentare delle chiazze, che vengono classificate come: la stella, il fiore, la lista ecc. differenti per forma e colore. Anche il mantello si può presentare diverso per forma e colore e per questo abbiamo: mantelli semplici, mantelli composti da due o tre colori mescolati e mantelli a due pelami. È molto importante la dentatura del cavallo, dalla quale è possibile ricavare la data di nascita in modo abbastanza attendibile. Parlare del cavallo, richiede tempi lunghi e analisi complesse, per cui rimandiamo alle prossime rubriche la trattazione della storia di questo splendido animale e dei suoi rapporti con l’uomo all’interno della società.

Giuseppe Foti

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