In questo periodo di attività frenetica dell’autorità giudiziaria e di tutto il comparto della legalità si prospetta all’orizzonte un addio che potrebbe pesare molto per il nostro territorio. Una delle figure più rappresentative della lotta alla criminalità organizzata, alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella politica è senza dubbio il procuratore Giuseppe Pignatone il quale, qualche tempo fa, ha espresso la volontà di lasciare Reggio per motivi personali.
A tal proposito, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha scritto una lettera aperta al procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, per chiedergli di “non lasciare, tra pochi mesi, Reggio e di continuare il suo importante, delicato lavoro nella città dello Stretto”.
Nella lettera aperta, Corbelli chiede a Pignatone di proseguire “per fare piena luce sulla cosiddetta zona grigia, proseguire, e completare, le indagini sui rapporti mafia-politica per accertare e chiarire se il Consiglio regionale, dopo gli arresti di un consigliere regionale e di altri quattro candidati, è da ritenersi legittimato o non piuttosto condizionato dalla ‘Ndrangheta, per come l’indagine sul boss Pelle e i politici amici ha dimostrato”. “A Pignatone e a tutti i magistrati della Procura di Reggio – afferma Corbelli – va il plauso di tutti i Calabresi onesti.
Il loro lavoro sta dando risultati importanti nella lotta alla criminalità organizzata. Pur comprendendo e rispettando le ragioni del dott. Pignatone, chiedo al procuratore di restare in Calabria, di completare le delicate indagini sui candidati e consiglieri regionali collusi con la ‘Ndrangheta e di fare chiarezza sui misteri, sempre più inquietanti, di un altro caso scottante, la morte, in circostanze tutte ancora da chiarire, della ex dirigente del Comune di Reggio, Orsola Fallara”.
Siamo certi che alla fine Pignatone prenderà la decisione più consona alle esigenze sia proprie che della città. Comunque vada, il procuratore è stato sempre prodigo di attenzioni per tutto ciò che concerne la sicurezza di Reggio e non possiamo fare altro che dirgli grazie per tutto il lavoro svolto.
Danilo Santoro
