Saldi al grido di “all’arrembaggio”

I saldi, questi sconosciuti: c’è chi dice di averli già visti, chi ancora attende il giorno X, chi invece ne ha già usufruito. Dopo la grande vittoria ottenuta da Confesercenti, per cui in tutto il Lazio quest’anno il periodo degli sconti inizierà con grande anticipo il 6 gennaio (ma in diverse altre regioni prima di tale data), ci si aspettava che tutti fossero felici, contenti e trepidanti: invece no, e con grande malcontento di numerosi commercianti, i soliti “furbetti” hanno iniziato a vendere la propria merce a prezzi stracciati già dai primi giorni di questo gennaio. Anche in questo la storia si ripete, e la legge s’infrange; poco importa infatti, ad esempio, la legge regionale 33 del 1999 che proibisce le vendite promozionali nei 30 giorni precedenti i saldi. Chiudendo “qualche” occhio, si calcola che numerosi inviti privati da parte di negozianti ai clienti più fedeli siano partiti già dal 26 dicembre. Un titolare di un negozio romano commenta: “Ci sono vetrine coi cartelli esposti e la grande distribuzione ha persino fatto pubblicità sugli sconti. Per questo motivo noi vorremmo che i saldi fossero posticipati alla fine di gennaio: proprio per evitare tutto questo. Almeno si aspetta la fine della stagione”. Questi anticipi di fatto creano non pochi  problemi, a cominciare dello stop delle vendite sotto Natale, che secondo le stime della Confesercenti si è avuta una perdita del 20% rispetto all’anno passato. Qualche buona notizia, nonostante tutto: il 2011 porta grande ottimismo tra i commercianti, calcolando che circa il 70% dei clienti si dimostra interessato agli acquisti, con un considerevole aumento delle transazioni effettuate. L’economia gira. E nella nostra città? Un po’ tutti avranno notato come anche Reggio in questi giorni sia notevolmente “ingolfata”, causa “traffico da saldi”. Non possiamo che augurare tanti convenienti acquisti.

Elisa Gerardis

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