Il peperoncino calabrese

Il peperoncino calabrese è stato protagonista della trasmissione “Occhio alla spesa”andata in onda qualche settimana fa su Raiuno. Enzo Monaco, presidente dell’Accademia italiana del peperoncino, e Luca Piretta, medico nutrizionista, nell’ultima rubrica in programma, che si chiama “La scienza a casa”, hanno risposto alle domande di Alessandro Di Pietro per illustrare le virtù del diavolillo. Perché il peperoncino brucia? Quante vitamine contiene? E’ vero che è afrodisiaco? Quali sono le varietà coltivate in Italia? Quali sono i peperoncini più piccanti? “Un mondo variegato e complesso – sottolinea Enzo Monaco – che affonda le sue radici in ottomila anni di storia. Un mondo che la Calabria e i Calabresi hanno arricchito e continuano ad arricchire con la loro fantasia e con la loro creatività“. In mostra, nel corso della trasmissione, le più famose varietà di peperoncino nella “vetrinapic” allestita dall’Accademia del peperoncino, con particolare attenzione alle due varietà coltivate in Calabria, il lungo “a sigaretta” e il tondo “a ciliegia”, per le quali si attende da Bruxelles il marchio europeo IGP. Assieme ai peperoncini freschi sono stati presentati anche la polvere, il peperoncino a scaglie e le trecce, tipiche della tradizione calabrese. Un altro modo per pubblicizzare un prodotto che dà tanto lustro alla gastronomia calabrese. Il peperoncino è un nostro marchio di fabbrica riconosciuto a livello mondiale e questo tipo di esposizione non fa altro che aiutare la Calabria a reclamizzare i principali prodotti di una Gastronomia che non ha nulla da invidiare a nessun luogo del globo.

Giuseppe Dattola

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