La Calabria sempre in ritardo nei pagamenti

Le aziende italiane sono sempre più lente nel pagare i fornitori. Nel terzo trimestre 2010, infatti, solo il 39,22% delle imprese ha pagato alla scadenza concordata (contro il 42,2% del secondo trimestre), mentre il 50,90% ha accumulato un ritardo fino a un mese. Sono i risultati dello studio sui comportamenti di pagamento delle imprese italiane realizzato da Cribis D&B, società del gruppo Crif, specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali sulle aziende italiane e su 150 milioni di aziende all’estero. Le regioni che si sono meglio comportate sono le Marche (46,65% di aziende puntuali), seguita da Trentino (45,61%) e Valle d’Aosta (44,38%). In coda alla classifica, invece, Sicilia e Campania, che non raggiungono nemmeno il 32% di pagatori regolari. Con una quota dello 0,39% di ritardi superiori ai 90 giorni, la Lombardia conferma una buona performance. Le province più virtuose in assoluto invece sono Sondrio, Cremona e Bergamo. Le meno virtuose Palermo e Caltanisetta, seguite a ruota da Reggio Calabria, Agrigento e Isernia. L’ennesimo dato che conferma le difficoltà della nostra terra che vive un momento particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro. La disoccupazione cronica ed i ritardi sui pagamenti non sono uno slogan positivo per una terra che vede sempre perdere tanti giovani, i quali devono cambiare città per potersi realizzare professionalmente. Questi numeri parlano chiaro e sicuramente i ritardi dei pagamenti da parte delle imprese non fanno altro che alzare il livello di guardia su una piaga sociale che in tanti hanno provato a risolvere ma, fino a questo momento, nessuno ci è riuscito.

Giuseppe Dattola

banner

Recommended For You

About the Author: Giuseppe Dattola