Crotone-Reggina: un derby a reti bianche

CROTONE: Belec; Crescenzi, Vinetot, Abruzzese, Migliore; Eramo, Parfait, Galardo; Russotto (38’ st De Giorgio); Cutolo (42’ st Napoli), Ginestra. A disp. Bindi, Beati, Curiale, Mazzotta, Tedeschi. All. Corini.

REGGINA: Puggioni; Laverone, Adejo, Cosenza, Acerbi, Rizzato; Castiglia (35’ st Tedesco), Rizzo (24’ st Viola), Missiroli; Bonazzoli, Campagnacci (43’ st Adiyiah). A disp. Kovacsik, Giosa, Burzigotti, Colombo. All. Atzori.

ARBITRO: Stefanini di Prato.

AMMONITI: Russotto, Migliore (C), Rizzo, Castiglia (R)

RECUPERO: 0′, 4′.

Termina così come era finito alla prima di andata, il Derby di Calabria. Crotone e Reggina, in uno Scida ridotto peggio di un campo di patate, si dividono la posta in palio senza farsi male. Gli amaranto recriminano e non poco, soprattutto per un gol annullato a Bonazzoli, nettamente regolare. Il Crotone dal canto suo, ci ha messo tanta corsa ed agonismo, ma sono risultate sterili le sortite offensive di Ginestra e compagni. Sicuaramente sotto il profilo del piano fisico, la squadra di Atzori ha mostrato enormi passi avanti rispetto alla scorsa settimana, dopo lo 0 a 0 contro il Sassuolo. Missiroli è già in piena forma, Bonazzoli sta recuperando quasi pienamente, mentre sottotono ancora Campagnacci e Laverone. Atzori rimette in soffitta il 4-3-3 e rispolvera il 3-4-1-2, con Castiglia e Campagnacci, preferiti a Viola ed Adiyiah. Il primo tempo escludendo il gol annullato a Bonazzoli, regala due emozioni per parte. Acerbi impensierisce Belec su punizione, mentre qualche minuto dopo, Ginestra prende il tempo a Cosenza, ma la sua girata al volo termina al lato di molto. Un primo tempo che comunque ha visto meglio la Reggina del Crotone, così come si è visto anche nel secondo; i pitagorici hanno creato solo qualche problema sulle mischie derivanti dai calci piazzi, così come è capitato al 25’ ed al 33’ dove nell’ordine Abbruzzese, Vinetot e Ginesta, non riescono a trovare la via della porta, con Puggioni, bravo nel deviare sopra la traversa la “velenosa” girata di Abbruzzese. Eppure ad inizio ripresa le palle gol più nitide sono capitate a Bonazzoli, che prima “cicca” su invito perfetto di Missiroli (il campo era davvero in pessime condizioni) e poi si vede atterrare da Belec (il rigore a nostro giudizio ci stava tutto) dimostrandosi un vero “signore” per non avere reagito alle provocazioni del portiere pitagorico; quest’ultimo nella circostanza, ha di fatto tolto dalla testa del bomber di Asola un buon cross di Laverone. Ultimo brivido lo regala il neo entrato Napoli, che da buona posizione di testa, spedisce alto sulla traversa a pochi minuti dal fischio finale. Un punticino che comunque non è da buttare via, c’è solo da riprendere confidenza con il gol che verrà come naturale conseguenza, della ottima forma fisica; diciamo che ancora gli amaranto sono al 70%. E sabato arriva il Siena che con due vittorie consecutive ha raggiunto il Novara in vetta alla classifica (così come l’Atalanta). Prima o poi però un passo falso i bianconeri di Conte (che si stanno davvero dimostrando solida compagine della categoria, e che ringraziano Franco Brienza), lo dovranno fare, e chissà che non siano proprio gli amaranto, a mettere un po’ in apprensione il club toscano.

Fabrizio Cantarella

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