Afghanistan, morto un altro soldato italiano

Un altro militare italiano, il Caporalmaggiore L.S., un alpino dell’ottavo reggimento di Cividale del Friuli, è rimasto ucciso durante una sparatoria nella base militare nei pressi di Bala Murghab (la stessa in cui morì nei giorni scorsi un altro alpino italiano), mentre un altro è rimasto ferito, ma al momento non risulta in pericolo di vita. Salgono così a 36 i militari italiani caduti nel paese Medio-orientale. A riportare l’accaduto è stato lo stesso Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha riferito alla stampa tutto il suo rammarico: «Purtroppo devo dirvi che uno dei due militari precedentemente segnalati come feriti è morto. L’altro ferito invece non è in pericolo di vita essendo stato colpito alla spalla. Il soldato è morto all’interno dell’avamposto. I militari mi hanno dato tutte le notizie che hanno, ma attendiamo delle conferme». Lo stesso Ministro ha poi confermato che la sparatoria è avvenuta nella mattinata di ieri all’interno della base militare italiana, e precisamente all’interno della cintura di sicurezza denominata Hilander, che circonda la base, ed in cui opera l’ottavo reggimento Alpini di Cividale del Friuli. La Russa ha aggiunto che: «Stiamo raccogliendo le informazioni sulle modalità. Non dovrebbe trattarsi di un usuale conflitto a fuoco, ma aspettiamo le conferme. Per la prima volta dopo tanti anni non stiamo solo dentro le basi fortificate, ma miriamo a controllare il territorio per fare in modo che la popolazione afghana rientri nei suoi villaggi. Gli avamposti sono più facilmente esposti agli attacchi dei ribelli». L’ipotesi, avanzata da fonti autorevoli della Difesa, è quella di “fuoco amico”: «forse è stato fatto oggetto di fuoco da personale militare afghano o da una persona che, comunque, indossava una divisa dell’esercito afghano». Il ministro La Russa ha poi convocato una riunione d’urgenza con i vertici militari per discutere sugli avvenimenti accaduti, e sulle circostanze che hanno portato alla morte del nostro militare. Alla riunione, secondo indiscrezioni, erano presenti, oltre al Ministro, il capo di stato maggiore della Difesa Biagio Abrate, il comandante del Comando operativo di vertice interforze Giorgio Cornacchione, il capo di stato maggiore dell’Esercito Giuseppe Valotto, il capo di gabinetto del ministro Claudio Graziano e il consigliere militare Paolo La Rosa. Immediato il cordoglio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha voluto mostrare la propria vicinanza al lutto delle persone care al militare caduto nella seguente nota: «Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia dello scontro a fuoco avvenuto a Bala Murghab in cui un militare italiano ha perso la vita e un altro è rimasto ferito, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari del militare caduto nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, e un affettuoso augurio al militare ferito».

Salvatore Borruto

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