Sistema trasporti calabrese, situazione più che drammatica

La situazione dei trasporti in Calabria, come ormai noto da tempo, non è delle più rosee e, anno dopo anno, non si fa che registrare tagli, investimenti alla rovescia, e isolamento. Gli ultimi tagli di Ferrovie dello Stato sulle linee a lunga percorrenza verso Reggio, con scalo obbligato a Villa San Giovanni, i tagli all’attraversamento fra le due sponde dello Stretto, quello dei voli Alitalia nei giorni festivi, sono la classica cartina di tornasole del momentaccio per il sistema viario calabrese. Purtroppo la tendenza da circa un decennio a questa parte è questa. Quasi a volere dire con forza che i Calabresi non siano contribuenti come tutti gli altri, che non meritino di essere trattati come tutti gli altri Italiani, che insomma verrebbe a pensare male, (e a pensare male ci si azzecca sempre come dice qualcuno), che noi altri Calabresi siamo dei cittadini di serie b. Se poi diamo una sguardo alla situazione dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, un cantiere eterno, doppie corsie e rallentamenti, non ci resta che piangere. E il trasporto urbano? Sarebbe meglio non aprire questo argomento, infatti chi vive la città, vista dalla prospettiva della periferia, sa bene che spostarsi con i mezzi pubblici non è poi così semplice. Bisognerebbe alzarsi all’alba per arrivare puntuale a un appuntamento di tarda mattinata. Dunque la regione intera soffre di un grave handicap a livello infrastrutturale e dei trasporti. E la cosa che più fa rabbia e sconcerto è il fatto che di fronte a tutto questo la politica a ogni livello sembra essere immobile, quasi all’oscuro della situazione. Verrebbe da pensare se coloro che ci governano e che ci hanno governato viaggino in jet, oppure in elicottero, non accorgendosi delle gravi nefandezze del sistema in totalità. Lo sviluppo di una comunità passa anche dalla capacità di spostarsi celermente e dalle infrastrutture che migliorano la condizione del trasporto stesso. Questa è una condizione sine qua non, per cui pensare a uno sviluppo per la Calabria, senza passare dalla riorganizzazione del sistema in tutte le sue parti, non appare possibile e allo stesso tempo attuabile.

Salvatore Borruto

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