Il Presidente della Repubblica Italiana ha respinto l’emanazione del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale proposto il giorno prima dal governo. Il rigetto è basato sull’irricevibilità del provvedimento poiché scaturito da un CSM convocato con troppa urgenza, senza fissazione di un ordine del giorno e senza la previa comunicazione al Presidente della Repubblica. Napolitano, inoltre, ha inviato una lettera a Berlusconi nella quale si auspica che una riforma così importante e radicale del sistema Italia sia condivisa da più parti. Certo ci sarebbe da chiedere al Presidente di scrivere una lettera anche Bersani il quale si dice propenso al Federalismo comunale ma solo senza il Cavaliere al comando del Paese. Nonostante il Colle abbia respinto il decreto legislativo, il Governo ha la possibilità di continuare l’iter attuativo dello stesso, riferendo alla Camera ed al Senato chiedendone una risoluzione. Questo è quello che vuole fare Umberto Bossi, leader della Lega Nord il partito che fa del federalismo una missione, e il ministro della semplificazione Calderoli che dichiara che il testo del D.lgl. non sarà modificato. Il ministro dell’economia Tremonti apprezza particolarmente tale riforma che metterà l’Italia in linea con il resto d’Europa e le darà finalmente una finanza locale. In conclusione, i due presidenti delle Camere hanno deciso di dare il nulla osta ad una verifica bicamerale.
Fabrizio Pace