Progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina e degli oltre 40 km di raccordi stradali e ferroviari

La Società Stretto di Messina ha ricevuto dal Contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Si tratta di oltre 8.000 elaborati progettuali che confermano tutte le impostazioni tecniche ed i costi di costruzione del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe. Il progetto definitivo comprende inoltre le importanti opere deliberate dai Comuni interessati dalla costruzione del ponte, come ad esempio il sistema di fermate ferroviarie intermedie tra Reggio e Messina che consente la concreta attuazione di una moderna rete di trasporti metropolitani dello Stretto, rappresentando un ulteriore valore aggiunto per il Territorio. Il Progetto definitivo accoglie altresì, ai fini anche della sicurezza antisismica delle opere a terra, la nuova normativa del Testo unico delle costruzioni, intervenuta successivamente alla progettazione preliminare.  Le prossime tappe, scandite dalla Legge obiettivo, prevedono l’approvazione del progetto definitivo da parte della Stretto di Messina e l’avvio dell’istruttoria da parte del Ministero delle Infrastrutture che si concluderà con l’approvazione da parte del Cipe.    Oltre ai lavori avviati a dicembre del 2009 per la variante di Cannitello, la prima opera propedeutica del ponte a Villa San Giovanni, la progettazione definitiva ha consentito di attivare importati ricadute economiche, con un valore della produzione per l’anno 2010 pari a 110 milioni di euro immessi direttamente sul mercato. Infatti l’avvio delle attività operative da parte del Contraente generale, del Monitore Ambientale e del Project Management Consultant ha comportato oltre 160 contratti con aziende italiane, molte di queste calabresi e siciliane. Queste aziende sono state impegnate sul territorio nella esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche, nonché nelle attività di monitoraggio ante operam e nel relativo controllo dei vari lavori. In particolare, è stata completata l’esecuzione di oltre 200 prove geognostiche per la caratterizzazione dei terreni sui quali sorgeranno le strutture del ponte (torri, blocchi di ancoraggio) nonché tutte le strutture previste per i collegamenti alle infrastrutture esistenti in Sicilia e Calabria. Per il monitoraggio ambientale ante operam è stata completata l’installazione di circa 60 centraline per il controllo dell’aria, la realizzazione di circa 60 pozzi di monitoraggio per le acque sotterranee di profondità superiore ai 10 metri e l’installazione di almeno 150 sonde inclinometriche per il controllo geomorfologico del territorio. Al riguardo è stato attivato un portale Web, condiviso con le Autorità competenti centrali e locali, sul quale sono disponibili i dati rilevati dalle stazioni di misurazione. Si tratta di una iniziativa straordinaria perché il monitoraggio copre un’area di 36 kmq, ovvero circa 10 volte superiore a quella interessata dai lavori del ponte. E’ bene sottolineare che si tratta di una estensione volontaria delle aree rispetto a quelle previste per legge.  Un altro passaggio burocratico che dovrebbe essere una ulteriore tappa di avvicinamento verso la costruzione di quest’opera che ha spaccato in due l’Italia.

Giuseppe Dattola

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