Turista italiana rapita in Algeria: «Sono in mano ad Al Qaeda»

M.S.M., la turista italiana rapita mercoledì 2 febbraio in Algeria, sarebbe ancora viva. La M. era stata rapita nel deserto del Sahara, non lontano dal confine con il Niger, da un gruppo di persone. La tv araba Al Arabiya, un’emittente televisiva degli Emirati Arabi, ha reso noto di aver ricevuto un video di Al Qaeda nel quale il gruppo rivendica il sequestro e una voce femminile afferma in francese di essere la nostra connazionale. La registrazione inizia con la rivendicazione formale del sequestro da parte dei terroristi. La voce di un uomo, in arabo, dice: «Noi, Al Qaeda per il Maghreb islamico, dichiariamo di detenere questa donna da mercoledì 2 febbraio e desideriamo che ella possa rivolgersi al suo capo di Stato». La M., rivolgendosi direttamente al governo italiano, ha affermato di essere in buone condizioni. La conferma arriva dai giornalisti della stessa Al Arabiya, che sono riusciti a parlare direttamente con la turista italiana. Poi precisa di essere in mano ad «Al Qaeda per il Maghreb islamico, battaglione Tarek ibn Zyad», e in francese spiega: «Sono io la donna italiana rapita mercoledì 2 febbraio 2011».
La Farnesina continua a operare attraverso tutti i canali istituzionali sul caso. Allo scopo di favorire una rapida soluzione del sequestro, il Ministero manterrà stretto riserbo sugli sviluppi, auspicando il silenzio-stampa. «Se dicono che mia figlia M.S. è viva, io ci credo – ha detto F. M., madre della turista italiana –. Ora bisogna provare a stare più tranquilli e sperare che possa tornare a casa».

Filippo Turiano

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