Lea Di Leo si racconta …

A quanti anni hai deciso di iniziare con questo “lavoro” ?Lea di Leo

Ho cominciato quest’attività presto  anche se  avrei potuto iniziare prima. Mi spiego, frequentando l’istituto superiore alberghiero, venivo spesso chiamata a lavorare negli hotel, nei quali ho svolto diverse mansioni, dalla cameriera alla barista, per cui  in quegli anni non avevo molto tempo libero.

Perché  proprio questo lavoro?

Questo lavoro è nato in maniera casuale, un susseguirsi di cause tra cui una delusione d’amore e la perdita del lavoro mi avvicinarono all’ambiente dei night club e dei locali di streep tease.

In un primo momento mi sentivo  fuori luogo ma poi a poco a poco, anche se controvoglia, mi ci abituai. Alcune volte ballavo altre intrattenevo i clienti bevendo un drink con loro . Alcuni giorni tutto questo mi causava ansia mentre altri il tempo sembrava scorrere veloce perché ero mi capitava di essere in compagnia di persone piacevoli.

Fare sesso sul set è piacevole o è solo recitazione ?

E’ un ambiente che non mi è mai piaciuto. Per me fare film hard  non è mai stato un lavoro ma solo un’esperienza alquanto negativa, non ho mai trovato un attore che mi piacesse e sui set sembrava di essere dal macellaio con tanta carne in vendita, come se si fosse tra animali!

E’ un ambiente in cui girano molti soldi ? Gli attori e le attrici guadagno bene?

Sono anni che non  partecipo ad un film, sono uscita da quel giro, ed è un ambiente che non mi manca e non mi interessa più e non invidio per nulla chi continua quel lavoro.

Si rischia continuamente la vita, sì, ci sono i controlli, però non sono mai abbastanza e non possono essere totalmente sicuri perché, come tutti sanno, esiste un periodo di incubazione di 7 mesi per i virus, ed è veramente difficile essere sicuri al 100% riguardo le analisi  di tutti i partecipanti ad un film.

Hai scritto un libro  che tratta di diverse vicissitudini che ti sono accadute durante l’arco della tua vita movimentata, amanti, trasmissioni tv, coinvolge molti nomi noti …. credi che, proprio per questo motivo, qualcuno tenti di boicottarne la diffusione?

Il mio libro è stato boicottato più volte. Avevo firmato  un contratto con una casa editrice ma  non pubblicò nulla. Scrivo di gente famosa o comunque molto in vista. In  un capitolo  parlo di un “contagio” nel quale sono coinvolti 8 personaggi molto famosi, che lavorano in tv, di cui tutti hanno molta paura. (un attore, un cantante famosissimo, dei calciatori di serie A ed un ministro)

Il tuo uomo ideale come deve essere o com’è?

Direi … che devo ancora conoscerlo dovrebbe avere un quoziente intellettivo superiore alla media, sportivo con un bel modo di fare uno sguardo intrigante e ricco… insomma deve essere il massimo…

Parlaci dei tuo programmi futuri  e di un tuo sogno nel cassetto…

Prima di tutto mi auguro di rimanere sempre in buona salute, e di trovare un lavoro che mi soddisfi  sia come artista che come essere umano non degradandomi ma migliorando le mie capacità intellettive.

In bocca al lupo  e grazie Lea di Leo di essere stata nostra gradita ospite.

Grazie a voi.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.