Giappone. Un gigante in ginocchio

È certamente drammatico vedere una delle maggiori potenze mondiali in ginocchio. Ma è quanto sta accadendo in questi giorni al Giappone, dopo la violentissima scossa sismica di Venerdì scorso, dove  un terremoto di magnitudo 8,9 sulla scala Richter ha provocato uno tsunami dalle impressionanti dimensioni che si è abbattuto sulle coste orientali della nazione insulare e ha sicuramente segnato in negativo il futuro di questa nazione e dei suoi numerosi abitanti.

Negli ultimi giorni, inoltre, il mondo intero è rimasto in apprensione per l’evolversi della situazione nella centrale nucleare di Fukushima, dove, a causa dei danni riportati da alcuni reattori in seguito alla scossa sismica, si sono verificate numerose esplosioni con conseguente fuga di materiale radioattivo che si teme possa minacciare numerosi territori asiatici e i suoi abitanti.

Nel frattempo si continua ad aggiornare il numero delle vittime e dei dispersi. Sono numeri impressionanti che aumentano d’ora in ora per un bilancio che è destinato purtroppo ad aggravarsi. Le ultime stime parlano di 14.650 tra morti e dispersi. A questa terribile cifra si aggiunge quella dei feriti che sarebbero almeno 2.383. Ma la vita dei sopravvissuti continua e va avanti; gli oltre 130 milioni di giapponesi cercano di reagire consapevoli del fatto che servirà indubbiamente molto tempo per rimettere in ordine le cose.

Tutto dipenderà da quanto il sisma potrà influire sulla ripresa dell’economia giapponese (già da tempo in crisi). Altro rischio che si teme nelle ultime ore in Giappone è quello di un blackout su larga scala, se i consumi energetici non saranno ridotti, a causa del calo della produzione di elettricità. Preoccupa anche la situazione delle scorte e dei rifornimenti alimentari.

L’imperatore giapponese, Akihito, si è rivolto al suo popolo (in una rara apparizione televisiva) per la prima volta dal devastante terremoto, manifestando tutto il suo profondo dolore per quanto avvenuto nella sua nazione e commuovendosi per le vittime, per la gente che sta morendo di fame e per quelli rimasti senza un tetto al freddo degli ultimi giorni invernali.

Il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto all’imperatore Akihito per assicurare che l’Italia non mancherà di fare la sua parte, sottolineando di apprezzare le autorità nipponiche per la “responsabile trasparenza” con cui stanno gestendo l’emergenza nucleare.

Negli ultimi giorni, inoltre, quasi tutti i Paesi rappresentati a Tokyo hanno ufficialmente invitato i propri connazionali ad abbandonare il Paese asiatico. Anche l’ambasciata italiana in Giappone ha invitato i connazionali ad allontanarsi da Tokyo, rassicurando però che al momento nella capitale nipponica non ci sarebbero livelli di radiazioni ancora troppo allarmanti.

Filippo Turiano

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