Fukushima come Cernobyl, anzi peggio!

Mancava solo l’ufficialità, ma la sensazione ormai era nell’aria da tempo. I danni alla centrale di Fukushima, dopo il devastante sisma, hanno creato una catastrofe pari se non superiore a quella di Cernobyl del 1986. L’Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Giappone ha alzato da 5 a 7 il livello di gravità della crisi nell’impianto nucleare. Un funzionario della Tepco ha anche annunciato che sarà possibile avere dei livelli di radioattività superiore addirittura a quelli di Cernobyl. «La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente» ha riferito il tecnico, «e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl». Nella giornata di ieri, come se tutto questo non bastasse, una nuova scossa ha investito la prefettura di Fukushima, facendo evacuare tutti i lavoratori della Tepco all’interno dell’impianto. Un incendio si è sviluppato nella centrale, che però è stato prontamente domato.

La polemica sul raggio di evacuazione dai reattori danneggiati della centrale non si placa, specialmente dopo le dichiarazioni di Gregory Jaczko, capo della Nuclear Regulatory Commission statunitense,il quale ha annunciato che la raccomandazione per i cittadini americani è quella di rimanere ad almeno 80 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Sempre secondo Jaczko, la situazione rimane molto statica e la situazione, all’interno della centrale, rimane sostanzialmente tale da diversi giorni, così come si evince dai dati forniti dalla Tepco nelle ultime settimane. Queste rivelazioni gettano pesanti ombre sull’attendibilità delle misurazioni giapponesi, in base alle quali il raggio di evacuazione dovrebbe rimanere entro i 19 chilometri dalla centrale.

L’ Aiea ha dichiarato : «Abbiamo alzato il livello di gravità a 7 perché la fuoriuscita di radiazioni ha avuto impatto nell’atmosfera, nelle verdure, nell’acqua di rubinetto e nell’oceano» innalzando alle stelle il livello di iodio 131 e cesio 137 nell’ecosistema. Il portavoce Nisa, Hidehiko Nishiyama, ha riferito : «Abbiamo evitato di fare dichiarazioni finché non abbiamo avuto dati certi. L’annuncio è stato fatto adesso perché è stato possibile guardare e controllare i dati raccolti in due modi diversi». Riferendosi poi al disastro di Cernobyl ed alle esplosioni di quel periodo, ha voluto ricordare che: «In questo senso questa situazione è totalmente diversa da Chernobyl» anche se la Tepco ha ammesso che sono in atto le misurazioni per capire il quantitativo di materiale radioattivo realmente immesso fuori dai reattori.

Salvatore Borruto

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