Torino-Reggina 1-1

Torino (4-4-2): Rubinho; D’Ambrosio (37′ st Cavanda), Pratali, Di Cesare, Zavagno; Pagano (15′ st Sgrigna), De Vezze, De Feudis, Gasbarroni (15′ st Iunco); Bianchi, Antenucci. Allenatore:  Lerda.

Reggina (4-4-2) : Puggioni; Adejo, Acerbi, Cosenza, Costa; Colombo, Montiel (1′ st De Rose), Viola (45′ st Bernardi), Rizzato; Danti (16′ st Castiglia), Campagnacci. All. Atzori.

Arbitro: Ciampi di Roma.

Marcatori: 22′ pt Danti (R), 43′ st Bianchi (T).

Note: Ammoniti: De Vezze (T), Montiel (R), Pratali (T), Cosenza (R). Recupero: 1′ pt; 4′ st.

Tre punti sfumati all’ultima curva. La Reggina doma il Toro ed esce indenne dall’Olimpico, dopo una partita giocata con tanto sacrificio in mezzo al campo ed in fase difensiva, sempre però con i soliti “errorucci” della retroguardia, e porta a casa un punto meritato che forse è il risultato più giusto, dato che i granata di Lerda, hanno comunque sempre fatto la partita. Se ci si aspettava una reazione da questa squadra, non si può proprio dire che non ci sia stata.

Atzori rivoluziona la squadra, in funzione delle pesanti assenze per squalifica di Rizzo e soprattutto Bonazzoli. Spazio allora ad un 4-4-2, con Costa e Cosenza ad agire in mezzo alla difesa, mentre a centrocampo si rivede Montiel; la sorpresa, è senza dubbio l’inserimento dal primo minuto di Domenico Danti, che vince il ballottaggio con Sarno ed Alessio Viola, e fa coppia in avanti con Campagnacci.

È il Toro come detto a fare la partita, con ripetuti attacchi dalla fascia sinistra nel primo tempo, frutto delle sfuriate di Gasbarroni, che sembra a tratti irresistibile, anche se Colombo lo limita come può, facendogli fare solo tanto fumo e niente arrosto. Puggioni è chiamato in causa per ben due volte e risponde da grande campione prima sullo stesso Gasbarroni e poi su un colpo di testa ravvicinato di Pagano. Dopo queste due pericolose sortite offensive dei granata, la Reggina riparte ottimamente palla al piede, giostra benissimo in verticale, e riesce con Rizzato ad andare al cross: tempistica perfetta di Danti che brucia D’Ambrosio ed insacca alle spalle di Rubinho con un tacco da antologia, degno del miglior Amantino Mancini, che aveva segnato un gol simile in un derby contro la Lazio di qualche anno fa. Un gol che incanala sui binari giusti la gara degli amaranto che con le assenze prima citate, ha giustamente deciso di badare prima a coprirsi e poi a ripartire in contropiede, sfruttando la velocità di Campagnacci e Danti.

I padroni di casa però non ci stanno, e con Bianchi ci provano su punizione da fuori area, ma Puggioni è superlativo ancora una volta e respinge in angolo. Lo stesso Bianchi non riesce ad approfittare, qualche minuto dopo, di un liscio clamoroso dell’estremo difensore amaranto; imitato poco prima da Pagano, che sugli sviluppi di un corner, da dentro l’area piccola, cicca clamorosamente il pallone.

Si va all’intervallo ed al rientro dagli spogliatoi, Atzori infoltisce la “coperta”, con l’innesto di De Rose al posto di un poco ispirato Montiel. L’avvio di ripresa,  è tutto di marca calabrese, con un paio di contropiedi ben amministrati dagli amaranto, che però non riescono a trovare lo spunto decisivo per la rete del raddoppio. Rubinho è provvidenziale per due volte in uscita, ma in una delle due, sembra evidente il fallo ai danni di Campagnacci da parte di un difensore, che avrebbe potuto portare ad un penalty per la Reggina; come successo contro il Cittadella, l’arbitro non fa una piega.

Ed allora Lerda cambia gli esterni: fuori Gasbarroni (sembrato a corto di fiato dopo il primo tempo giocato ad altissimo ritmo) ed uno spento Pagano, e dentro Iunco e Sgrigna; Atzori risponde mettendo in campo anche Castiglia al posto di Danti, passando di fatto al 4-5-1 con Campagnacci unica punta al 15’ della ripresa. Il Toro continua il suo assedio, e Cosenza la combina davvero grossa, rovinando una prestazione di ottimo livello, sbagliando l’appoggio per Puggioni: Bianchi è bravo a crederci, ma non altrettanto lucido e freddo davanti a Puggioni per superarlo, con il suo tiro da museo degli orrori.

Ormai è un assalto dei granata, che però trovano la difesa amaranto attenta e concentrata con Adejo di gran lunga decisivo rispetto alle ultime uscite poco brillanti. Alla fine però la solita sfortuna della Reggina e la determinazione del Toro, consentono agli uomini di Lerda a 2’ dalla fine, di trovare l’acuto vincente: Sgrigna fa quello che vuole al limite dell’area, alza la testa e mette dentro alla disperata sul secondo palo, dove Bianchi per la prima volta lasciato libero, trafigge Puggioni. 1 a 1 e tutti a casa.

Reazione comunque più che positiva per la Reggina, dopo il brutto stop contro il Cittadella; venerdì la Serie BWin torna in campo, ed al Granillo arriva il Novara.

Fabrizio Cantarella

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