Salone del Mobile

Nella settimana appena trascorsa i riflettori sono stati accesi sul salone del mobile, giunto alla sua 50 esima edizione, e sul fuori salone che ogni anno catalizza sempre più le attenzioni della critica e degli addetti ai lavori.

50 anni portati bene se dai 12.000 visitatori che li hanno visitati nel 1961 si è arrivati ai 297.460 del 2010 e se i 328 espositori iniziali distribuiti su 11.000 metri quadrati sono diventati negli ultimi anni oltre 2500 su più di 200.000 metri quadrati

50 anni che guardano esclusivamente al futuro, attraverso un progetto articolato che accanto alle consuete manifestazioni fieristiche – il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e Salone Ufficio e il Salone Satellite – ha coinvolto  la città di Milano per offrire uno spazio di riflessione sul design, sul mondo dell’industria che lo ha reso possibile, sulla creatività e sulla cultura.

Eccoli, i pendolari del design. Di giorno tutti in periferia, alla Fiera di Rho, per scoprire nel Salone del mobile i nuovi prodotti che arrederanno le case degli italiani nei prossimi anni. Di sera tutti in centro dove la movida diventa frenetica e anche il più ordinario degli happy hour può travestirsi da evento sbandierando il rettangolo rosso con la scritta 50 years young che è il motto della settimana del design di quest’anno, con il Salone che compie mezzo secolo in forma smagliante. Un pendolarismo alla rovescia fatto di migliaia di persone, cominciato lunedì 12 e che è terminato   domenica.

Il Metropolitano ha voluto in qualche modo raccontare con una breve impaginazione e con delle immagini che vedrete qui di seguito , uno degli appuntamenti più attesi del panorama dell’industria del mobile, luce  e design.

Alessandro Tripodi

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