La Reggina celebra il suo 25°

25 anni di Reggina, 25 anni che meritano di essere celebrati per le tante emozioni che i colori amaranto hanno trasmesso alla città di Reggio Calabria. Nella mattinata di ieri presso la sede aziendale di Progetto5 a Campo Calabro, si è svolta una conferenza stampa per celebrare l’evento del 25% che in questi giorni sta coinvolgendo tanto i tifosi, quanto i personaggi passati e presenti della Reggina Calcio. Al tavolo della conferenza c’erano il Presidente della Reggina Calcio Pasquale Foti, l’allenatore Gianluca Atzori, il capitano di oggi Emiliano Bonazzoli ed il capitano di ieri Francesco Cozza, e poi a fare gli onori di casa il Santo Frascati. In occasione della partita contro il Novara di quest’oggi, la Reggina indosserà una maglietta celebrativa del 25%, ed il Presidente Foti, ha annunciato che saranno messi a disposizione dei “piccoli” tifosi (massimo 13 anni) 2.000 biglietti omaggio, ritirabili presso il Centro Sportivo Sant’Agata. Di seguito gli interventi dei protagonisti

Santo Frascati: “era un’occasione che non mi sarei lasciato sfuggire. È per me e per la mia azienda, potere affiancare il marchio di Progetto5 su questa maglietta che potremmo definire storica. Tra qualche anno magari in Serie A, ci si ricorderà di questo evento collegandolo anche a Progetto5. Vorrei inoltre sottolineare, come è stato anche affiancato il marchio di Touring104, radio reggina che da molti anni tiene compagnia ai tifosi amaranto con la voce di Rocco Musolino, che l’anno prossimo raggiungerà le 1.000 telecronache con la Reggina”.

Presidente Foti: “la storia ci appartiene. Siamo figli di quella AS Reggina che mi fece innamorare quando mio padre mi portava all’allora Stadio Comunale: andavamo in Gradinata dove c’era una tacca sulla quale si misurava l’altezza dei bambini; chi era al disotto, poteva entrare gratis allo Stadio, chi no invece, doveva fare la fila per acquistare i biglietti. Quello di cui sento più bisogno oggi sono i tifosi; tifosi protagonisti e non semplici spettatori paganti, con i quali sono stati possibili tanti risultati ottenuti sul campo. È per me inoltre motivo di grande orgoglio, avere al mio fianco Gianluca Atzori: prima da calciatore ed ora da allenatore. 1986-2011: due date straordinarie ed ho ancora voglia di sorridere. Saranno passati 400-500 atleti da Reggio Calabria in questo periodo, e tutti in un modo o nell’altro hanno lasciato qualcosa alla Reggina ed al contempo, la Reggina ha lasciato qualcosa di speciale dentro di loro. Vorrei fare i complimenti a Santo Frascati e ringraziarlo”.

Francesco Cozza: “un aneddoto che ricordo più degli altri è quello legato allo spareggio di Bergamo. Non potrò mai dimenticare la tensione che si era accumulata, soprattutto dopo il rinvio dettato dal campo allagato. Il Presidente Foti, appena saputo del rinvio della gara, ha subito pensato alla sistemazione dei tifosi e poi a noi, per quanto riguardava albergo e ristorante dove mangiare, dato che era in programma il rientro a Reggio. Non potrò mai dimenticare quando al mattino appena sveglio arrivai nella hall dell’albergo, e trovai il Presidente Foti, con il quale andammo a prendere un caffè, ed era a momenti più carico lui di noi giocatori, e quella stessa carica e grinta che ci mette tutt’ora nel suo lavoro, l’ha trasmessa a me ed ai miei compagni di squadra prima di quel delicatissimo incontro”.

Emiliano Bonazzoli: “dopo un po’ di confusione che è successa quest’estate, alla fine sono rimasto e sono felicissimo della mia scelta; avevo tanta voglia di dimostrare che valgo e lo voglio dimostrare tutt’ora. I tifosi mi sono sempre stati vicini nei primi tre anni, con un attaccamento eccellente, ed allo stesso modo mi sono stati ancora più vicini nella passata stagione, forse la meno esaltante delle 5 che ho passato a Reggio, e chi mi incontrava per strada era sempre disposto con il sorriso e con una pacca sulla spalla ad incoraggiarmi. Certe cose non si dimenticano.

Gianluca Atzori: “ringrazio il Presidente per le belle parole e devo dire che sia quando ero giocatore, che ora che sono allenatore di questa magnifica squadra, lui riesce sempre a trasmettermi la sua gioia. Sono orgoglioso anche io di questo 25% anche se il mio valore da giocatore nella Reggina del 1996, non è paragonabile a quello di Ciccio ed Emiliano. Rispetto a quella Reggina, trovo molte similitudini al giorno d’oggi: il Presidente è sempre lo stesso, anche se è cambiato il nostro rapporto. Prima Presidente-giocatore ed oggi Presidente-allenatore. Così come non posso non citare Simone Giacchetta. Mi auguro che il 19 di giugno si possa raggiungere il nostro obiettivo”.

Fabrizio Cantarella

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