7° Edizione Reggio Calabria Filmfest: saluti,ringraziamenti e appuntamento già previsto per il 2012

Hanh FilmFestivalIl Teatro Cilea, piccolo scrigno di cultura, anche quest’anno ha regalato il suo palcoscenico agli attori che hanno respirato per due giorni intensi l’aria dello Stretto. Il filmfest per Reggio Calabria è un momento importante,momento in cui il nome della città prende spazio anche tra le grandi realtà cinematografiche,grazie non solo al “tappeto rosso” che ha ospitato personaggi illustri che durante la serata hanno fatto brillare l’atmosfera ,ma soprattutto  grazie al lavoro realizzato dietro le quinte che ha reso possibile il gran successo finale. Allestimenti, organizzazione tecnica,progetti grafici e ufficio ospitalità che, gestiti al meglio, hanno reso possibile una conduzione piacevole e una serata degna di ricordo. Due giorni di proiezioni, concluse con racconti dedicati alla storia del cinema Italiano, hanno riportato alla memoria un po’ di passato dimenticato per i non appassionati ma vivo per chi ha seguito attentamente negli anni l’evoluzione del “mondo di celluloide”. Ospiti attesissimi come  Pupi Avati, Kim Rossi Stuart, Silvio Orlando, Gianmarco Tognazzi, Anita Caprioli, ,Giuseppe Cagliardi,Giancarlo Scarchilli, non hanno offuscato il progetto di volere, in questa edizione, tenere alta la concentrazione sulle varie pellicole. La  parola d’ordine è stata la Comunicazione. Il film Fest nato nel 2005 ha sempre puntato sugli ospiti e sui grandi personaggi del cinema ,commerciale e non,privilegiando il dialogo e facendo trasparire il profilo professionale ma soprattutto umano dei vari ospiti proponendo spezzoni significativi di alcune pellicole per capire fino in fondo cosa sia davvero recitare.Quest’anno l’immenso onore di aver avuto accanto un regista come Pupi Avati ha risvegliato la voglia di cultura,ogni tanto sommersa e schiacciata dalla televisione. Dopo due giorni di proiezioni e dibattiti la tanto attesa conferenza stampa nella quale l’umanità senza distacco degli attori e del regista ha reso l’atmosfera indimenticabile. La Conferenza Stampa che si è tenuta presso L’E’ Hotel di Reggio Calabria è stata quasi familiare,grazie alla disponibilità geniale di questi artisti dall’altissimo livello culturale e grandi protagonisti del mondo del cinema. Lo stupore è stato anche quello di aver interagito scoprendo la loro sensibilità e la loro umana professionalità.  Pupi Avati ci aveva già onorati della sua presenza nel 2007, grande accoglienza anche per Silvio Orlando e Gianmarco Tognazzi qui per la prima volta. Scambiare quattro chiacchiere con un regista dal realismo magico-poetico è stata un’esperienza irripetibile,ascoltare le storie ed i motivi per i quali le pellicole vengono realizzate è stato come scoprire piccoli segreti di vita.

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foto Fabrizio Alampi

La sera, durante la premiazione presso il Teatro Cilea, Pupi Avati ha ricevuto il Premio “Nastri D’argento”,riconoscimento davvero significativo per il film “la sconfinata Giovinezza”,un grande insuccesso che l’ha fatto sentire solo con i suoi attori. Questo piccolo –grande risarcimento ha dato la possibilità di accendere i riflettori su una tematica troppo trascurata: in questo film rifiutato dal pubblico ha dato visibilità ad una malattia, l’Alzheimer, che cancella il tempo,uccide il passato e scombina la memoria. Film di grande intensità emotiva, una storia contro tutti realizzata per non chiudere sempre gli occhi di fronte alle sofferenze altrui. Come il cinema riesce in pochi minuti a far cambiare gli stati d’animo ,anche durante la conferenza stampa tra una domanda e l’altra si è passati da argomenti delicati ad altri più leggeri. Il suo ultimo film infatti è una storia d’amore: Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini sono stati scelti da Pupi Avati come protagonisti del suo nuovo film, “Il cuore grande delle ragazze “.Si tratta di una storia matrimoniale che racconta i preliminari, i contrasti e i tradimenti prima durante e dopo le nozze;il film è ispirato alla storia d’amore dei suoi nonni e il regista ha spiegato la scelta caduta su Cesare Cremonini come attore protagonista di questa pellicola. La simpatia scaturita dal suo accento bolognese l’ha riportato alla sua gioventù ed è bastato sentirlo parlare per “rubarlo” al panorama musicale. Anche Silvio Orlando è stato disponibile per rispondere ad alcune curiosità. Ha ricordato il suo primo film : “Il portaborse”(pellicola che affrontava il tema della corruzione dilagante nella politica) e, con una timidezza e dolcezza che lo rendono inimitabile, ha trasmesso la sua vena ironica e il suo essere Napoletano nel termine più positivo e, a mio avviso, ha lanciato tra le righe e attraverso lo sguardo ogni tanto sfuggente per la troppa riservatezza  il messaggio di un valore oggi dimenticato: l’orgoglio nel ricordare ‘le proprie origini’ nonostante alcune realtà poco piacevoli. Ha anche rammentato che ha vinto il suo primo “Nastro D’Argento” con un film girato proprio in Calabria: “Preferisco il rumore del mare”. Gianmarco Tognazzi è intervenuto per una sua riflessione sul film “Vorrei vederti ballare”,film indipendente girato in Calabria , una commedia sentimentale che riecheggia atmosfere francesi grazie anche alla colonna sonora . Con questo film è stata accolta bene la volontà di rischiare e di riconsiderare la nostra terra. Kim Rossi Stuart ha raccontato il “mistero di Renato Vallanzasca”, personaggio-persona da lui incontrato sette/otto volte per poter studiare bene le dinamiche dei suoi comportamenti. Un uomo ben lontano dal suo essere ma che gli ha lasciato impressioni  forti; lo ha conosciuto cambiato rispetto al Vallanzasca giovane che ha interpretato nel film,ovviamente dopo 40 anni di carcere il carattere ha subito una rivoluzione,uomo ben lontano dalle circostanze bestiali che ha attraversato;ironico ma sensibile anche se è difficile da credere,racchiude contraddizioni e sembra quasi possa sintetizzarsi nella parte oscura che ognuno in gran segreto ha dentro di sé e sta a noi gestirla nel migliore dei modi. Questa pellicola è stata sopraffatta da tantissime critiche e Vallanzasca, dal punto di vista cinematografico, è stato “vittima” di infiniti pregiudizi e preconcetti ma il punto sul quale Kim Rossi Stuart attira l’attenzione, non solo in conferenza ma anche durante la premiazione al Cilea,è un punto di riflessione importante: Se siamo arrivati al punto di dover criticare il cinema per film “dedicati” a personaggi oscuri è perché la nostra società si è resa talmente fragile ed esposta ad un certo tipo di tentazioni e dovrebbe essere un problema più politico e della comunità e non del cinema che a differenza della televisione non entra subdolamente nelle menti in alcune circostanze ma fa crescere lo spettatore.”Presenza elegante e riservata, dall’aspetto dolce e aristocratico ma disponibile, l’attrice Anita Caprioli.

Subito dopo la Conferenza Stampa ,i riflettori son stati puntati di nuovo sul Teatro Cilea per accogliere le stelle del cinema e concludere in loro compagnia il Festival con le rispettive assegnazioni dei premi e, nell’attesa, le prime autorità giunte sono state il Neo-sindaco Demetrio Arena e il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Disponibile come sempre, ricordando le sue origini meridionali, il nostro Governatore ha risposto a qualche domanda sulla situazione della nostra Regione se pur vissuta un po’ da lontano visti gli impegni del suo mandato, incoraggiandoci su argomenti quali la sanità che sembra possa portare a breve qualche novità nelle strutture  Calabresi e, per i giovani,  qualche ventata di futuro migliore non solo per i laureati brillanti ma anche per chi ha bisogno di essere affiancato o in generale progetti che potranno essere di buon auspicio per diminuire la disoccupazione che tanto preoccupa. Sul palco Giuseppe Agliano ha consegnato, accompagnato dal Sindaco Demetrio Arena, il premio San Giorgio D’oro a Giuseppe Scopelliti. Premio arrivato alla settima edizione , prodotto realizzato da Gerardo Sacco e riconoscimento importante ad un personaggio che dopo averne consegnati 48 adesso meritatamente l’ha ricevuto. Cittadino di una comunità che vuole diventare protagonista,ha ricevuto un omaggio video riguardante la sua carriera dagli inizi ad oggi e sorridendo amorevolmente  per gli otto anni vissuti come Sindaco della nostra città e come sindaco più apprezzato d’Italia. “Bisogna mettere le mani nel forno ed uscirle pulite”per poter essere apprezzati così rimanendo umili  e allo stesso tempo capaci.

Dopo la premiazione del Governatore della Calabria  il festival ha raggiunto le battute finali con le premiazioni di Silvio Orlando (al quale è stato consegnato il Premio alla carriera),di Kim Rossi Stuart (al quale è stato consegnato il premio Raf Vallone) e di Pupi Avati (al quale è stato consegnato il Premio Città di Reggio);condotto da Laura Freddi e  Gianluca Curti personaggio da non tralasciare ma di spicco perché Presidente della Fondazione Calabria Film Commission per il cinema e l’audiovisivo,che ha fatto della sua passione per il cinema un obiettivo pratico ,cogliendo l’occasione in questa manifestazione per ufficializzare la scelta di cofinanziamento di 3 film. Si tratta di : “Il sud è niente” per la regia di Fabio Mollo, “Miracoli & Co” per la regia di Giovanni Cacioppo, prodotto da M.Grazia Cucinotta, e “Ferramonti il campo nella palude” per la regia di Salvatore lo Piano. Le luci del palcoscenico si sono spente dopo la proiezione ultima del film “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati.La speranza  è quella di vedere l’anno prossimo le poltrone vuote del nostro teatro  tutte occupate, per rendere omaggio a grandi registi e attori che, con la loro capacità di creare, fanno della vita un sogno da immaginare e vivere attraverso i loro occhi e la loro fantasia reale e pura come solo le cose belle e vere sanno regalare.

Annamaria Milici

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