Al Zawahiri successore di Bin Laden

È stato nominato il nuovo capo di Al Qaeda, si tratta del medico egiziano Aymane al Zawahiri. Come sempre l’annuncio è stato affidato al web e poi ripreso dall’emittente araba al-Arabya. Al Zawahiri, ex numero due del movimento terroristico Al-Qaeda, succede al leader indiscusso Osama Bin Laden, ucciso lo scorso 2 maggio dalle forze speciali statunitensi nel blitz di Abbottabad, in Pakistan. Il profilo di Aymane al Zawahiri è molto complesso. Massimo ideologo del gruppo clandestino, da sempre luogotenente del fondatore di Al-Qaeda, Zawahiri ne era considerato il più probabile erede. Di fatto la mente dell’organizzazione negli anni è sempre stato lui, Bin Laden era più che un leader spirituale, un leader dal punto di vista carismatico, anche perché era il primo finanziatore dell’associazione terroristica. Cinquantanove anni, nato in una famiglia di magistrati e medici egiziani, il “dottore”, numero due dell’organizzazione Bin Laden, fa parte di al-Qaeda da oltre un decennio, da quando, in nome della comune lotta contro gli ebrei e i crociati, l’ala egiziana del jihad si unì a quella che faceva capo al miliardario saudita. Entrato a 14 anni nei Fratelli musulmani, il gruppo radicale sunnita che ha ispirato Osama Bin Laden, sin dall’inizio dei suoi studi in una scuola religiosa di Gedda, al-Zawahiri fu tra le centinaia di persone arrestate a seguito dell’assassinio del presidente egiziano Anwar al Sadat, il 6 ottobre del 1981. In seguito condannato, fu scarcerato su pressione degli Stati Uniti e mandato in Afghanistan per organizzare la guerriglia contro l’invasore sovietico, in piena guerra fredda e reganismo. Dopo il crollo dell’orso sovietico, insieme agli altri dell’organizzazione presero il potere in Afghanistan a discapito dei Mujaidin, instaurando un regime a legge islamica. Dunque per adesso il successore ad interim è lui, anche se nei giorni scorsi era stata ventilata la candidatura dell’egiziano cinquantenne Saif al Adel, già ufficiale delle teste di cuoio del Cairo, ritenuto l’orchestratore dei sanguinosi attentati dell’agosto 1998 alle ambasciate americane in Kenya e in Tanzania, costati nel complesso la morte di 98 persone e il ferimento di oltre mille.

Salvatore Borruto

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