Valorizzazione figura dello scrittore di origini calabresi Ernesto Sabato

“Ho chiesto all’assessore regionale alla Cultura, prof. Mario Caligiuri, di valorizzare, dal punto di vista della Calabria, la figura e l’opera del grande scrittore argentino d’origine calabrese Ernesto Sabato. Credo che alla Calabria mancherà lo scrittore morto in Argentina. Pur così lontano da noi, lo scrittore, i cui genitori emigrarono in Argentina (suo padre Francesco era di Fuscaldo e sua madre Giovanna Maria Ferrari era di San Martino di Finita), costituiva per il nostro Mezzogiorno un prezioso riferimento culturale”. Lo sostiene Luigi Fedele, capogruppo del Pdl, che, nel 2002, esattamente il 24 giugno, quando era presidente del Consiglio regionale, andò a trovare Sabato nella sua casa di Santos Lugares, alla periferia ovest di Buenos Aires. “Fu un incontro – prosegue Fedele – di cui ancora ricordo ogni parola. Sono rimasto nella sua casa per un paio d’ore, lui voleva sapere tutto della Calabria e ricordo che prima di lasciarci, quasi con le lacrime agli occhi, mi disse: prima di morire tornerò nella terra di mio padre. Quando rientrai in Calabria, feci di tutto per rendere possibile una sua visita. Anche l’Università della Calabria lavorò per questo scopo comune, avrebbe voluto fargli fare una lectio magistralis, ma poi, purtroppo, le sue condizioni di salute non lo consentirono. Allora aveva 91 anni, compiuti proprio il giorno in cui andai a trovarlo, non stava molto bene”. “Per la Calabria fu un’occasione persa il non essere riusciti ad averlo qui per qualche giorno. Avremmo potuto apprendere dalla viva voce di un grande intellettuale la sofferenza dell’emigrazione meridionale e l’importanza della pace nel mondo, concetti su cui lo scrittore ha insistito fino alla fine”. Fedele, presidente del Consiglio regionale dal 2001 al 2005, guidò una ‘missione’ dell’Assemblea regionale nel 2002, quando il Paese sudamericano era attanagliato dalla crisi economica che colpiva direttamente i 12 milioni di italiani (su una popolazione di 35 milioni) tra cui la comunità più popolosa era quella calabrese che reclamava dalla Regione Calabria assistenza sociale e sanitaria.

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About the Author: Giuseppe Dattola