Reggio Calabria: è emergenza randagismo

Nella città e nella provincia di Reggio Calabria l´emergenza randagismo ha assunto da tempo proporzioni allarmanti, soprattutto da quando l´ASP Veterinaria è stata depotenziata, disattivando l´Unità Operativa “Lotta al randagismo” che operava sul territorio locale. Negli ultimi anni, i cittadini che vogliono segnalare un caso di abbandono o un incidente stradale in cui rimanga ferito un animale, non riescono ad avere nell´ASP Veterinaria un valido interlocutore. A sopperire alle “carenze istituzionali” sono, dunque, le associazioni di volontariato come la LAV, che, su segnalazione dei cittadini, sono chiamate ad intervenire, sostituendosi quindi agli organi preposti, sobbarcandosi spesso ingenti spese! Da anni la LAV cerca di attirare l´attenzione delle istituzioni locali sul problema del randagismo. «Dopo un primo incontro programmatico presso la Direzione Generale ASP, avvenuto nel mese di Febbraio, alla presenza del Commissario Straordinario dott.ssa Squillacioti nonché dei responsabili dei Servizi Veterinari ASP – dichiara Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore LAV Calabria – durante il quale era stata annunciata la nascita di un “tavolo di lavoro” per attuare una serie di misure preventive e di contrasto al randagismo, non è stato compiuto alcun passo concreto in questa direzione. Dopo quell´incontro il randagismo è andato sempre più aumentando con il passare dei mesi e la situazione è destinata a peggiorare a causa dell´imminente ondata di abbandono degli animali, tipica della stagione estiva. Per l´ennesima volta siamo costretti a denunciare la gravità della situazione ed a prendere atto, con rammarico, che l´ASP di Reggio Calabria non sembra intenzionata ad affrontare in maniera risolutiva il problema del randagismo dilagante in città.» Per prima cosa andrebbero colmate le carenze strutturali che compromettono l´efficienza degli interventi dei veterinari pubblici: da molti anni, infatti, i Servizi Veterinari ASP non dispongono di un ambulatorio attrezzato per poter svolgere le sterilizzazioni dei randagi e per poter curare ed eventualmente sottoporre ad operazioni chirurgiche gli animali vittime di incidenti stradali. Tali carenze istituzionali appaiono ancora più gravi alla luce delle nuove norme in materia di sicurezza stradale, che obbligano anche i privati cittadini a soccorrere gli animali,dopo averli investiti: la legge n. 120/2010, infatti, ha introdotto all´art. 189 del Codice della Strada il comma 9-bis, ai sensi del quale “l´utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali … ha l´obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subíto il danno; chiunque non ottempera è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559”. «Volendo giustamente rispettare la legge, nella situazione attuale di inefficienza dei servizi Veterinari ASP, i cittadini, dopo aver soccorso l´animale ferito, si troverebbero impossibilitati a rivolgersi alle Istituzioni preposte, che, per mancato intervento, sarebbero passibili di denunce. E´ ora di risolvere questa situazione -aggiunge Emanuela Donato, responsabile LAV Reggio Calabria – Appare più che mai indispensabile che l´ASP si adoperi per dotare i Servizi Veterinari pubblici degli strumenti fondamentali per poter svolgere al meglio la propria attività: l´assenza dell´ambulatorio infatti non è l´unico disagio cui bisogna far fronte. Andrebbero realizzati anche un “pronto soccorso” attivo 24/24 h, munito di un´ambulanza per gli interventi più urgenti, ed una struttura per il ricovero post-operatorio, necessaria per consentire la convalescenza degli animali. Chiediamo pertanto che si intervenga rapidamente per sanare queste gravi inadempienze.»

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About the Author: Giuseppe Dattola