Itinerari mediterranei

Si è svolta ieri presso il planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria, la presentazione del nuovo libro del professore Enrico Costa, preside del Corso di Laurea in Urbanistica presso la Mediterranea. Titolo dell’opera “Itinerari mediterranei”, simboli e immaginario fra mari, isole e porti, città e paesaggi, ebrei cristiani e musulmani nel Decameron di Giovanni Boccaccio. Ad aprire i lavori è stato il professore dell’Università Mediterranea Renato Nicolini, il quale ha scritto la prefazione del libro stesso. Subito dopo il primo intervento sono state lette alcune parti dell’opera da Francesco Spinelli, rappresentante del Laboratorio teatrale “Le Nozze” della Mediterranea. Inoltre alla presentazione ha partecipato la preside del Liceo Campanella Maria Quattrone. Prima dell’intervento del professore Costa è intervenuto l’editore Franco Arcidiaco. A moderare il dibattito ci ha pensato Angela Misiano, direttrice scientifica del planetario. Un’opera, anzi un itinerario che si fa strada fra le diverse culture del Mare Nostrum, che ha come stella polare il Decameron boccaccesco e le sue diverse narrazioni del paesaggio mediterraneo, delle proprie contraddizioni e contaminazioni, della propria bellezza e della propria storia. Un Mediterraneo che nelle novelle di Boccaccio viene dipinto come un mare di coesione e di pace, di convivenza e di scambi interculturali. Non manca anche una piccola finestra sulla primavera araba e sulla rivoluzione dei gelsomini di questo 2011, proprio all’inizio della narrazione. Inoltre durante la lettura appare fin da subito il trasporto all’interno dei luoghi stessi, sentendosi dentro quei paesaggi incantati (ormai rarissimi) che solo il Mediterraneo sa offrire, come si può capire da alcuni brevi passi: […] il Mediterraneo è una dimensione dello spirito, uno stato d’animo che ti pervade e non ti abbandona e, secondo  Fernand Braudel: «un complesso di mari: mari ingombri di isole, intersecati da penisole, circondate da coste frastagliate. La sua vita è intimamente legata a quella della terra, la sua storia non può essere dissociata dal mondo terrestre che lo circonda […] e ancora: «Il Mediterraneo è per me un territorio del quale non si può più fare a meno, e che sento continuamente  come richiamo a “dover percorrere”». Edito dalla casa editrice Città del sole, primo volume de I Quaderni di DeU, che si affiancano alla collana DeUrbanistica, strumenti di confine, basati sulle contaminazioni culturali, i Quaderni intendono coprire spazi interstiziali fra discipline e saperi diversi legati a città, ambiente, territorio e paesaggio, per meglio comprendere la dimensione culturale dell’Urbanistica.

Salvatore Borruto

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