Sblocco problemi alla scuola di Sant’Ilario

Sono finalmente in classe da qualche settimana gli alunni della scuola primaria di S. Ilario dello Ionio. Dopo le proteste e lo sciopero contro l’istituzione di due pluriclassi nell’istituto della cittadina ionica, che aveva visto genitori e sindaco vicini nella comune presa di posizione, si è trovata una soluzione che mette d’accordo tutti. Per gli ambiti disciplinari di italiano e matematica, i giovani studenti santilariesi potranno, infatti, seguire le lezioni e il programma della singola classe, mentre per altre materie, come educazione motoria ed educazione musicale, saranno riuniti nelle due pluriclassi programmate all’inizio. «Ci pare una soluzione ottimale, un saggio compromesso che permetterà agli alunni di seguire nelle migliori condizioni il piano di studi previsto dalla classe di appartenenza per le discipline più importanti – dichiara il sindaco Pasquale Brizzi -. Siamo perciò sinceramente grati alla dirigente scolastica Agata Alafaci, che, nonostante la carenza di organico e la difficile situazione in cui si trova ad operare, si è attivata al fine di giungere a una soluzione positiva della questione. La dottoressa Alafaci ha compreso le lamentele e le esigenze dei genitori, dimostrando una straordinaria apertura e consentendo così il tranquillo avvio dell’attività didattica anche a S. Ilario».La dirigente Alafaci aveva, infatti, più volte incontrato il comitato dei genitori, coordinato dal presidente di circolo Renato Mollica, per cercare insieme a loro la soluzione. E, infine, la dirigente, non senza difficoltà, è riuscita a organizzare un modulo didattico soddisfacente per tutti. «Siamo davvero grati alla dirigente per tutto ciò, e siamo grati a quanti hanno preso a cuore la vicenda – conclude il sindaco Brizzi -. In particolare, il nostro sincero e profondo ringraziamento va a Sua Eccellenza, il vescovo Fiorini Morosini, che è intervenuto, con la saggezza che gli è consueta, per sottolineare i pericoli derivanti dalle problematiche scolastiche, foriere di spopolamento e grave impoverimento culturale per i piccoli centri come il nostro. Grazie di cuore. E ora non possiamo che augurare un buon anno scolastico ai nostri piccoli studenti e un buon lavoro al corpo docente».

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About the Author: Giuseppe Dattola