Economia Internazionale

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07\12\2011 – Riteniamo di grande interesse iniziare da questa settimana una rubrica di Economia Internazionale, che ci porti a fare la conoscenza con le nuove realtà dei paesi stranieri, nel quadro di un’economia globalizzata e sempre più integrata. Il quadro economico mondiale fa riferimento, essenzialmente, a cinque gruppi di paesi:
1. I paesi ad economia avanzata, od a caEconomia Internazionalepitalismo maturo, caratterizzati da elevati livelli di PIL/procapite (dai 30 – 35.000 $ in su), da un’economia fortemente terziarizzata, da un assetto sociale evoluto: si tratta del blocco nordamericano Canada – USA, dei paesi UE, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Repubblica Sudafricana;
2. I paesi in via di sviluppo (PVS) che stanno facendo denotare un rapido processo di sviluppo economico grazie, soprattutto, agli investimenti realizzati sul loro territorio dalle multinazionali straniere, attratte dalla presenza di mano d’opera a basso costo e da mercati in espansione: fra i quali, Messico ed Argentina, Marocco ed Egitto, Filippine, Vietnam ed Indonesia;
3. Fra i PVS, ve ne sono alcuni il cui processo di sviluppo è più rapido, misurato essenzialmente dal tasso di crescita del PIL misurato da un anno all’altro, e che presenta valori che possono oscillare fra il 5 e l’8 %: si tratta dei cosiddetti paesi BRIC, acronimo dalle iniziali degli stati: Brasile, Russia, India e Cina (Repubblica Popolare Cinese). Questi quattro stati costituiscono un caso a sé stante a motivo del fatto che si estendono su di una superficie immensa e che, pertanto, posseggono sterminate risorse, sia per quanto riguarda il settore primario, sia per quanto riguarda il settore minerario, sia per quanto riguarda il settore energetico;
4. Un gruppo di paesi che presentano un valore di PIL/procapite elevato, in assenza di industrializzazione: si tratta, essenzialmente, dei paesi produttori ed esportatori di petrolio, che fanno capo soprattutto all’area del Golfo Persico: si tratta di Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, e così via;
5. In ultimo abbiamo i paesi del cosiddetto Terzo Mondo, o del sottosviluppo, dove l’economia è ancora basata prevalentemente sull’esportazione verso l’America settentrionale o verso l’Europa di prodotti agricoli e prodotti del sottosuolo: ci riferiamo soprattutto ai paesi dell’Africa centro equatoriale.

Ecco, fin dalla prossima settimana, riteniamo molto interessante passare in rassegna questi paesi per capire, caso per caso, qualcosa di più delle realtà economiche straniere e, magari, effettuare qualche utile e stimolante confronto con la realtà italiana.

Prof. Giuseppe Cantarella

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