La prima stangata sui prezzi dei carburanti

Ieri i carburanti sono aumentati così come deciso dalla manovra fiscale del governo tecnico presieduto da Mario Monti. La benzina ed il diesel superano entrambi la quota 1,7 euro al litro. La prima sale a 1,708 con un aumento di 9.9 centesimi e il gasolio a 1,702 euro con un più 13,5 centesimi per litro rispetto al prezzo precedente. Ritoccato anche il prezzo del Gas con un 2,6 centesimi di maggiorazione.

In base ai dati forniti dalla Codacons, noi italiani siamo i più tassati in Europa per quel che riguarda i prezzi dei carburanti. Tutte le volte che i nostri governi hanno avuto bisogno di reperire fondi hanno sempre aumentato le accise sulla benzina. Notevoli saranno le ripercussioni di questi aumenti sui portafogli degli italiani, sopratutto per coloro che sono costretti ad usare i mezzi di locomozione privata per motivi di lavoro. Ma l’aumento dei prezzi alla pompa provocherà non pochi problemi per i trasporti pubblici nelle grandi città.

Questo accadrebbe perché sempre più persone per risparmiare lascerebbero l’automobile nel box per muoversi con i mezzi pubblici. Le aziende potrebbero quindi trovarsi impreparate a gestire dei flussi di gente così cospicui. Gli italiani non hanno accolto, com’era prevedibile, favorevolmente il nuovo provvedimento lamentele da tutti i settori sociali per una soluzione che seppur necessaria appare sempre più, non indispensabile.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.