La manovra finanziaria con la quale l’Italia dovrebbe risollevare le sorti della sua economia e portare in pareggio il debito pubblico , non sembra piacere a nessuno , tranne che al nuovo governo tecnico. Facile capire il perché incontri le perplessità dei politici e in certi casi l’indignazione delle rappresentanze di alcune parti sociali . Il Pdl nella sua maggioranza accetta ma non approva quanto il governo tecnico ha deciso , sopratutto gli uomini di Alfano non riescono a digerire la re-intromissione dell’ ici (anche se sotto un altro nome e con altri parametri) e l’innalzamento delle tassazioni . In casa Pd si approverà la manovra perché necessaria , ma esistono grosse divisioni sulla riforma pensionistica e sulla riforma che riguarda una maggiore flessibilità per i lavoratori italiani. In opposizione al governo non c’è più solo la Lega Nord che da sempre ha criticato l’azione del professor Monti , ritenendo che le pensioni non dovrebbero essere toccate cosi’ come non doveva essere reintrodotta la tassazione sulla prima abitazione . Altro partito che è passato ad osteggiare la manovra è l’Idv, Di Pietro e soci , ritengono che per operare come si sta facendo , in fin dei conti non occorrevano degli esimi professori poiché queste sono soluzioni che tutti avrebbero pensato. I due partiti all’opposizione hanno previsto circa 1300 emendamenti alla manovra presentata dal governo tecnico. Sicuramente l’operato del nuovo esecutivo ha delle falle ma queste posso essere discusse e “riparate” senza drammi. Bisogna ricordare che Monti ed i suoi ministri però hanno proposto la nuova manovra fiscale in soli 17 giorni. La speranza della gente è che alcune soluzioni , che sembrano anche appropriate, vengano però limate per essere meno pesanti sulle spalle dei più deboli.
fmp
