USA: proseguono le primarie repubblicane

Prosegue la lunga marcia verso la nomination repubblicana 2012. Questa volta tutti i sondaggi della vigilia sono stati rispettati. Il favorito Mitt Romney vola in New Hampshire e col 39-40% si aggiudica le primarie del “Granite State”. Dietro tiene solo Ron Paul, che col 23% raddoppia le preferenze ottenute quattro anni fa. Emerge anche Jon Huntsman, che piazzandosi al terzo posto esce dall’ombra e continua a sperare in una rimonta. Forte delusione invece per l’ex speaker della Camera Newt Gingrich, finito quarto, e per l’eroe dell’Iowa Rick Santorum, solo quinto. Questa volta la vittoria di Romney è stata netta e schiacciante, senza alcuna ombra sugli esiti (la scorsa volta lo ricordiamo la spuntò solamente per 8 voti). Lo slogan che sicuramente diverrà il tormentone di questa campagna elettorale americana è “We believe”, “Noi ci crediamo”. Subito dopo i risultati Romney ha attaccato duramente il presidente Obama: «Stasera abbiamo fatto la storia e col nostro messaggio vinceremo. Il nostro futuro ora è più luminoso. Il presidente Obama ha fallito, oramai non ha più idee né scuse. “We believe”, noi ci crediamo. Crediamo di poter ridare degli ideali all’America, di restituirle quei principi che ne hanno fatto un grande Paese, e lo faremo abolendo i provvedimenti del presidente che uccidono i posti di lavoro». Dati alla mano i numeri di Romney sono davvero da record: rispetto alle primarie del 2008 ha migliorato il suo risultato in New Hampshire. Allora, infatti, si era fermato al 35% con 75.000 voti circa. Ma stavolta ha battuto anche alcuni record, come essere il primo repubblicano dal 1976 a vincere i primi due appuntamenti delle primarie. Ed il primo in assoluto a vincerli non da presidente uscente.

Salvatore Borruto

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