Viola. Esonero di Fantozzi

Alla fine, la Viola ha fatto quello che fanno tutte le società sportive in crisi di risultati. Non si possono mandare via più giocatori, ed allora che si fa? Si esonera l’allenatore. E così, da martedì mattina, Alessandro Fantozzi non è più l’head coach della Viola. Il tecnico livornese è stato sollevato dall’incarico dopo le sconfitte consecutive con Roseto, Agrigento e Rieti, tre battute d’arresto che hanno portato la dirigenza a prendere questa decisione. Fantozzi paga per tutti, paga per un organico in cui c’è qualche lacuna, paga per i tanti infortuni che hanno condizionato il rendimento di alcuni giocatori chiave, paga per gli sbagli commessi nei finali delle tre partite citate e paga ovviamente per i suoi errori che, analizzando le sconfitte dei neroarancio, vanno ricercati in una non positiva gestione dell’inizio e della fine di ogni match disputato dalla Viola fino a questa stagione. La compagine dello stretto si è sempre trovata ad inseguire gli avversari a parte qualche caso sporadico.

E’ vero che sono state concretizzate tante rimonte ma è anche vero che si è sofferto con formazioni decisamente inferiori come organico al team neroarancio. Nelle serie vincente di ottobre e Novembre, le rimonte sono state portate a termine ma, da Corato in poi, c’è stata un’inversione di tendenza ed infatti il record della Viola da quella partita è di tre vittorie e tre sconfitte, un rendimento da squadra di metà classifica e non di chi punta alla Promozione, obiettivo dichiarato più volte dalla dirigenza.

Coach Fantozzi conosceva questi difetti strutturali ma non è riuscito a trovare una soluzione ed il risultato sono state tre battute d’arresto contro dirette avversarie per il salto di categoria che hanno fatto scivolare la Viola al terzo posto in classifica e che adesso vede minacciata la propria posizione dal ritorno di compagini come Potenza, Martinafranca e Rieti, squadra che si sono mosse anche sul mercato. Purtroppo anche la Viola deve sistemare qualcosa in organico perché Cappanni ha deluso ed è stato spedito a Cecina e serve un rinforzo nel settore lunghi, anzi, serve un uomo che faccia la differenza su due lati del campo perché a questa versione del team neroarancio mancano un pivot d’impatto, un Dalfini tanto per citare un esempio recente. Adesso si devono correggere in corsa tutte queste situazioni prima che sia troppo tardi.

Infine, un pensiero per Alessandro Fantozzi, un uomo che ha messo tutta la sua passione e professionalità nel suo lavoro sin dal primo giorno in cui si è insediato sulla panchina neroarancio. L’impressione è che la dirigenza abbia anche tenuto conto di un ambiente un po’ tropo critico nei confronti di un tecnico che comunque aveva portato la compagine reggina ad un passo dalla Serie A Nazionale nella scorsa stagione e che ci stava riprovando. Non ha avuto la possibilità di farlo in fondo perché una legge non scritta dello sport dice che a pagare è sempre chi siede in panchina.

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About the Author: Giuseppe Dattola