Google Doodle Manzoni: “Quel ramo del lago di Como…”

Google celebra con un doodle, il 227° anniversario della nascita di Alessandro Manzoni. Il doodle, ritrae i personaggi chiave della celebre opera di Manzoni, “I Promessi Sposi“, adagiati sulle lettere che compongono il nome del motore di ricerca ridisegnato quasi in chiave barocca. “I promessi sposi” rappresentano di fatto, il più importante romanzo della letteratura italiana prima dell’unità nazionale. Preceduto nella pubblicazione da Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu edito in una prima versione nel 1827; rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1841. Ambientato dal 1628 al 1630 in Lombardia durante l’occupazione spagnola, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Secondo un’interpretazione risorgimentista, il periodo storico era stato scelto da Manzoni con l’intento di alludere al dominio austriaco sul nord Italia. Quella che Manzoni vuole descrivere è la società italiana di ogni tempo, con tutti i suoi difetti che tuttora mantiene. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della Monaca di Monza e la grande peste del 1629-1631, si fondano tutti su documenti d’archivio e cronache dell’epoca. La nostra memoria lo ricorda anche per l’ode: “Il Cinque Maggio”, ma anche per gli “Inni Sacri”, e “il Conte di Carmagnola”, attuale nel suo giudizio negativo, riguardo la politica del tempo, lontana da quella che era la voglia di unificazione. Opere scritte nel giro di quindici anni, che hanno un sapore immortale, vissute in un periodo di svolta, tra cambiamenti e romanticismo. I Promessi Sposi, primo romanzo moderno nella storia di tutta la letteratura italiana, anticipatore della nascita della lingua italiana stessa, richiama valori ancora ricercati: umani, religiosi, storici filosofici ed etici, perno culturale per la formazione di ogni individuo. Romanzo d’obbligo nelle scuole, forse non apprezzato perché si sa, a scuola la cultura sembra imposizione e non vocazione ma, amato e ricordato, sia per l’analisi dettagliata dei personaggi che incarnano i difetti e i pregi tipici umani, sia per i paesaggi descritti romanticamente, sia per il contrasto grigio e crudo, documento di un periodo storico tutto raccolto in una delle frasi più celebri della letteratura italiana: “Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato” . Il significato dell’opera suggerito da Manzoni è semplice ed immediato: con la fede in Dio tutto è superabile. Una morale di grande importanza inoltre tra le pagine di una simile pietra miliare: è il popolo, nella sua condizione povera e umile, il vero protagonista della storia, che lascia un vero segno nella storia.

“Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.”

Annamaria Milici

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