Le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria stanno indagando su presunte irregolarità che si sono verificate nella gestione dei fondi della Lega Nord. Precisamente i magistrati stanno passando al setaccio la vita politica di Belsito, il tesoriere delle camice verdi, che da quanto appare, avrebbe truccato i bilanci del partito in modo da ricavare soldi per lui, per Umberto Bossi e per Rosy Mauro. Oltre a questi movimenti legati ai finanziamenti ricevuti potrebbero altre contestazioni riguarderebbe l’investimento di alcuni fondi di dubbia provenienza in Tanzania e sull’isola di Cipro. Pare che la ‘Ndrangheta abbia spesso interessi in simili operazioni che sono all’attenzione delle forze dell’ordine sino dal 2004. Ovviamente Francesco Belsito smentisce in toto e per non danneggiare il partito si dimette, così come richiesto da Maroni, ma lo tzunami che sta per investire la Lega sembra avere proporzioni molto più importanti, l’ex ministro Maroni al momento prende decisamente le distanze dal “presidentissimo” Bossi, facendo intuire una possibile disputa interna tra i due dei personaggi più forti del partito. L’attuale segretario della Lega Nord si dice pronto a collaborare con la giustizia perché vengano accertate le responsabilità e smascherati veri colpevoli, molti politici si dicono convinti che chi conosce Umberto Bossi non può immaginare che sia invischiato nel malaffare che ha sempre combattuto e dal quale il suo partito si vantava di essere esente.
Belsito si dimette. Lunghe “ombre” sul carroccio
