Marò. India celebra “vittoria” e diritto a risarcimento vittime

Nonostante l’Aja abbia conosciuto immunità Latorre e Girone

(DIRE) Roma, 2 Lug. – Una vittoria per l’India, che vede riconosciuto il proprio diritto ai risarcimenti per i due pescatori del Kerala uccisi nel 2012: questa la lettura dominante oggi sulla stampa di New Delhi dopo il pronunciamento del tribunale dell’Aja sulla vicenda dei maro’ Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Di successo, nei primi aggiornamenti online, dicono piu’ testate. Secondo India Today, New Delhi “ha vinto” perche’ vede riconosciuto il “diritto ai risarcimenti” anche se “non potra’ perseguire” i due fucilieri di marina.
Una lettura, questa, in linea con una nota diffusa in giornata dal ministero degli Esteri di New Delhi. Centrale il riferimento al fatto che, secondo i giudici, l’Italia ha violato la liberta’ di navigazione sancita dagli articoli 87 e 90 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre 1982.
Su questa base l’India dovra’ essere risarcita per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all’imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell’equipaggio del peschereccio “Saint Anthony”.
Sulla vicenda dei fucilieri che erano a bordo della nave “Enrica Lexie” e’ intervenuto oggi anche il ministero degli Esteri italiano. “La Farnesina – si legge in un comunicato – sottolinea che la decisione del Tribunale arbitrale lascia impregiudicato l’accertamento relativo ai fatti e al diritto per quel che concerne il procedimento penale che dovra’ svolgersi in Italia”.
Il riferimento e’ al fatto che, stando alla deliberazione dei giudici, i maro’ godono dell’immunita’ in relazione ai fatti e all’India viene pertanto precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. (Vig/Dire) 16:13

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