Mamma mia che caos

No tranquilli non mi riferisco alla piu’ bella ed istruttiva “teoria del caos” ma al CAOS che regna e sta’ dilagando nel nostro “bel Paese”. Ecco che puntualmente come previsto, piu’ precisa di un orologio svizzero (purtroppo solo  queste puntualità abbiamo in comune coi nostri cugini svizzeri) è arrivata l’ennesima “bella” notizia, l’ultima aberrazione partorita dalla menta fantasmagorica di qualche scrittore di fantascienza, ok la smetto con le similitudini, Signore e Signori ecco a voi l’ IMU!!! Che scoperta dira’ la maggior parte della gente, b’è come dice un vecchio adagio popolare “la speranza è l’ultima a morire” e penso che la maggior parte della gente sperasse che questa nuova gabella non passasse al vaglio delle due camere; ma non vivendo in un mondo ideale e perfetto, è passata. Non si sa’ ancora nulla di certo su come si paghera’, in quante rate e quanto sara’ l’ammontare della tassa, si sa solo che è stata approvata e siapsetta che venga pubblicata sulla gazzetta ufficiale. Diciamo che sarebbe piu’ facile fare un terno al lotto che stabilire l’entità del nuovo balzello, mica male come idea bisognerebbe provare a giocare tre numeri magari… Sta’ di fatto che il nostro “Premier” afferma che l’austerità dei conti è la priorità di questo governo, e infatti, mantenendo la parola data e rimanendo coerente con le sue convinzioni, è stato pubblicato un bando per l’acquisto di 400 auto blu per una spesa complessiva di circa 10 mln di €… Ricordo che in Italia ci sono circa 60.000 auto blu, fonte del FORMEZ (centro servizi per l’ammodernamento della pubblica amministrazione) di cui 800 sono inutilizzate, cioè parcheggiate, messe in “disarmo” in qualche meandro dei tanti auto-silos ministeriali. La questione, portata alle luci della ribalta da un editoriale de L’ESPRESSO, è stata subito oggetto di una “arguta” e “puntuta” interrogazione parlamentare, ad opera dell’On. Antonio Borghesi, vice-capogruppo dell’ IDV a Montecitorio. La risposta di Grilli è stata disarmante, piena di tecnicismi (come a dire con paroloni e discorsi complicati devio il discorso dove dico io e come voglio io così mi salvo in zona cesarini) con una conclusione a dir poco sconcertante affermando che le auto che verrebbero acquistate, non superano per cilindrata i 1.600 cc., evidenziando il risparmio e rivestendo la spesa di “pie” intenzioni come se stessero facendo un favore alla comunità. Tutta questa situazione, e le altre in corso, sono incorniciate dall’ultimo richiamo del Presidente della BCE Mario Draghi, dove ammonisce la linea tedesca del cancelliere Merkel affermando che : “il consolidamento dei bilanci basato esclusivamente sull’aumento delle tasse, è sicuramente recessivo, e dovrebbe essere fatto sulla base di una riduzione delle spese correnti (vedi acquisto 400 auto blu) e non sulla riduzione della spesa per investimenti”. La risposta indiretta del “nostro Premier”, sostenuta da una dichiarazione del Presidente Napolitano, non è tardata ad arrivare, rispondendo sostanzialmente con un “due di picche”, sostenendo che solo con il rigore si arrivera’ gradualmente alla crescita ed al lavoro. Ottimo, osservando da vicino la situazione della nostra “povera” Italia, se continua così, quando sarà il momento della ripresa bisognerà vedere se ci sarà ancora un Paese chiamato Italia, perché non dimentichiamoci che ad ottobre 2012, cosa che nessuno ricorda o vuole ricordarlo, ci sara’ una più che probabile certezza di un aumento dell’IVA che passerà dall’attuale 21% al 23%. A quel punto vedremo chi avrà ancora il coraggio di ridere, e vedremo quanto si arrivera’ a pagare 1 Kg. di pane od 1 Lt. di benzina…. A guardare le cose sembra tanto di rivivere un brutto sogno chiamato repubblica del WEIMAR dove le banconote da 100 mln di marchi venivano usate per tappezzarci le case, ed 1 kg. di pane costava quasi  1mld di marchi. Speriamo tanto che rimanga solo un brutto dèjà vu, e che si riesca a raddrizzare la situazione perché come diceva San Tommaso d’Aquino : “Quello che si spera si deve credere che possa essere ottenuto; è quanto aggiunge la speranza al puro desiderio”.

Carlo Viscardi

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi