Terremoto con epicentro tra Modena e Ferrara, tra le altre anche una scossa di 5.8 gradi della scala Richter

Stime ancora approssimative e tanta angoscia dietro il bollettino riguardante l’ennesima forte scossa di terremoto che ha fatto sobbalzare l’Emilia Romagna e non solo ( il sisma è stato avvertito sino in Austria) . Si parla di 16 morti e 350 feriti ma esiste sempre il rischio che le cifre sia imprecise per difetto. Anche questa volta a pagare a caro prezzo è la categoria dei lavoratori , cioè coloro che erano dentro quei capannoni che gli sono caduti addosso uccidendoli. Oltre al dolore la rabbia e l’incredulità della gente che era stata rassicurata riguardo la tenuta degli stabili che erano stati controllati dopo le scosse iniziali. Sorge necessariamente il sospetto dell’imperizia di qualcuno della superficialità delle stime oppure contro un tale tipo di sisma non si poteva fare nulla? Spetterà agli inquirenti verificare eventuali responsabilità appena passato il momento del dolore . Oggi occorre innanzitutto disponibilità e organizzazione per portare efficacemente aiuti a coloro che sono rimasti in strada. La macchina dei soccorsi si è “messa in moto” ma ci sono delle piccole inefficienze poiché sono molte le persone da aiutare ed il tempo a disposizione è breve. Le previsioni che gli esperti (peraltro assolutamente non certe) hanno fatto non lasciano ben sperare per i giorni a seguire nei quali la terra dovrebbe tremare ancora e con forte intensità. Gli studi dicono che le due faglie, Europea e Africana, si stanno scontrando e il continente nero si avvicinerebbe di 4 millimetri l’anno,spostando ovviamente la nostra penisola. La tensione tra la gente che abita le zone terremotate è crescente le difficoltà e la paura del ripetersi delle scosse non aiutano a tornare alla normalità anzi esasperano gli animi. Speriamo che le tanto richieste previsioni questa volta sbaglino di grosso!

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.