Italia, la crisi economica non è finita

Del 09 Giugno l’allarme lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, dove afferma che la crisi non è per nulla finita, anzi ci sarebbe la possibilità di una recrudescenza e di un’ulteriore rallentamento economico, e ci si domanda come possa rallentare un’economia che è già ferma da parecchio tempo, ma questo non sta’ a noi spiegarlo. Visco chiede al governo di insistere nella battaglia contro elusione ed evasione fiscale in modo tale che il debito pubblico, oggi pari al 120 per cento del Pil, dovrebbe iniziare a ridursi nel 2013. Invoca una politica economica unica a livello europeo, senza la quale una governante risulterebbe molto difficile, e chiede riforme coraggiose. Il ministro dello Sviluppo economico Passera dichiara che porterà a termine il suo compito sul DL Sviluppo affermando : “Dobbiamo insieme trovare le risorse per le misure per lo sviluppo che l’economia si aspetta, Il governo sta lavorando e sta facendo tutto quello che si è proposto di fare”. “Il programma per la crescita, una agenda che è partita dal primo giorno, va avanti, arriva fino in fondo”, concludendo con l’assicurazione che : “La faccia sul realizzare fino in fondo l’agenda per la crescita, ed oggi in particolare su questo decreto, ce la mettiamo, io ce la metto. Vi assicuro che lo portiamo a casa”. Vedremo se quest’affermazione servirà a qualcosa oppure sia la solita manfrina politica…. Intanto oltreconfine e per l’esattezza in Spagna il ministro dell’economia si arrende alle pressioni dei partner europei e dichiarare che chiederà aiuto all’UE per ricapitalizzare le banche iberiche, con una pronta risposta dell’Europa la quale mette a disposizione 100 Mld di €. Il ministro Spagnolo però tiene a precisare che il FMI non opererà direttamente ed avrà solo una funzione di osservatore tecnico… La paura e l’ammonimento di Moody’s è chee un eventuale collasso dell’economia spagnola potrebbe contagiare il nostro paese; ma una domanda ci si pone, come mai nessuno parla più della Grecia che sembrava la chiave di volta di questa Europa scalcinata e zoppicante? Da Danzica arriva un incoraggiamento dal nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dove riesce a trovare e dare un senso sociale alla partita di calcio a cui assisterà definendo la possibile vittoria come incoraggiamento ad uscire dalla crisi…(non ci sono commenti da fare, personalmente avrei mandato un messaggio di solidarietà verso i nostri terremotati emiliani che non hanno “gli occhi per piangere” e non sanno quando e come ne usciranno). Intanto il nostro ministro guardasigilli Paola Severino, lancia una sfida al parlamento sul DDL Corruzione affermando che : “Chi farà saltare tutto se ne assumerà la responsabilità verso i cittadini”. Se dovesse porre la fiducia e non dovesse riceverla, il governo è pronto a tornare a casa: “Siamo sereni di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per lo sviluppo economico e per il rafforzamento della legalità nel nostro Paese”. Gli fa’ eco il ministro Profumo, ribadendo il concetto della sua collega di governo affermando : “non sarebbe un bel segnale che l’esecutivo andasse a casa su un tema come l’anticorruzione – ha puntualizzato Profumo – poi bisognerebbe spiegarlo agli elettori” (ma forse gli elettori vogliono proprio questo); non dimentichiamo che il DDl anticorruzione è continuamente rinviato dal 27 febbraio scorso, quindi non sembra che abbiano tanto le idee chiare….

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About the Author: Carlo Viscardi