È finita nel sangue ieri uno sgombero sforzato di inquilini morosi nella cittadina di Karlsruhe nel Sudovest della Germania. Uno degli inquilini per protesta contro lo sfratto ha aperto il fuoco contro gli esecutori materiali dell’ordinanza, prendendo in ostaggio diverse persone, tra le quali anche l’ufficiale giudiziario incaricato dello sfratto, oltre al fabbro che era stato chiamato per forzare la porta di ingresso dell’appartamento.
Secondo i primi comunicati ufficiali della polizia tedesca, l’inquilino si è suicidato, portando con sé anche gli ostaggi. Il tutto è avvenuto precisamente nel quartiere Nordstadt, al civico in un edificio residenziale in Kanalweg. Per ore gli agenti di un commando speciale di polizia hanno cercato di stabilire un contatto con il sequestratore, del quale le forze dell’ordine non hanno reso nota l’identità. Tutto è risultato vano, visto l’epilogo tragico della mattinata.
Joerg Schoefer, funzionario della polizia locale ha raccontato la propria versione all’ANSA: «La sparatoria è avvenuta quando un ufficiale giudiziario ha tentato ieri mattina alle 9:00 di eseguire un’ordinanza di sfratto, mandando via un inquilino che non pagava. L’uomo, a quel punto ha reagito sparando con un’arma da fuoco diversi colpi e prendendo in ostaggio le persone giunte sul posto per lo sgombero».
Salvatore Borruto