Revisione della Spesa

Paweł Szymczuk da Pixabay

Spending Review, nuovo gergo introdotto da un paio di mesi a questa parte, per trovare una motivazione all’incapacità della grande ed obsoleta macchina statale di gestirsi e gestire i NOSTRI soldi… Con questo motivetto, il nostro premier e tutto il suo entourage di “supertecnici”, si garantisce l’uscita dalla crisi e la ripresa della crescita, sembra tanto una storiella che abbiamo già sentito… Forse in primis per la riforma delle pensioni, poi per il decreto sviluppo, poi per la manovra “salvaitalia”, infine per la “grande riforma del lavoro” giudicata pessimamente da tutti, ma votata all’unanimità. Ora tocca con la Revisione della spesa Pubblica, perché è ciò che significa Spending Review. Bene dato che abbiamo dirigenti pubblici pagati fior fior di milioni di euro, forse si dovrebbero rivedere i loro stipendi; oppure si dovrebbero rivedere gli stipendi dei parlamentari e compagnia bella; oppure si potrebbe pensare ad una dismissione del patrimonio pubblico in modo da far cassa senza pesare sulla popolazione; questo sarebbe quello che ogni padre di famiglia, o imprenditore, o qualsiasi altra figura della nostra società, penserebbe e farebbe. Ma non sono Professori Bocconiani e quindi ecco un riassuntivo delle idee del nostro governo per la revisione della spesa pubblica: -IVA. L’aumento dell’Iva scattera’ dal primo luglio 2013, mentre a decorrere dal 2014 il rincaro sara’ dello 0,5%. -STATALI. TAGLI E ASSUNZIONI RIDOTTE. Tagli del 20% degli uffici dirigenziali e del 10% del personale. Ridotti anche gli organici dei militari, non meno del 10%.- STOP FERIE RETRIBUITE. Gli statali non possono monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. – ARRIVA LA ‘PAGELLA’ PER GLI STATALI.- BUONI PASTO. Non potranno superare i 7 euro a partire dal 1ottobre. – AFFITTI: Al via il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva per gli anni 2012, 2013, 2014.- BENI ENTI TERRITORIALI. Previsto l’uso gratuito allo Stato di beni di proprieta’ degli enti territoriali e viceversa. – LIBRI SCUOLA GRATIS, 103 MLN DAL 2013. Al fine di assicurarela prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 27,comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e’ autorizzata
la spesa di 103 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.- AUTO BLU. Nel 2013 la spesa per le auto blu non dovra’superare il 50% di quanto speso nel 2011. Stretta anche per la Consob. – TV E RADIO LOCALI. Contributi a favore di radio e tv locali ridotti di 30 milioni a decorrere dal 2013. – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. Riduzione delle spese di funzionamento per un risparmio complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2012 e 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013 – SCURE SU REGIONI E COMUNI. Le risorse dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1 miliardo dal 2013. Per i Comuni il taglio e’ di 500
milioni per il 2012 e 2 miliardi per il 2013. Per le province riduzione di 500 milioni per il 2012 e 1 miliardo per il 2013. – SANITA’. Confermato il taglio di tre miliardi di euro per il fondo sanitario nazionale nel 2012-2013, con un miliardo in meno quest’anno e due miliardi a decorrere dal 2013. Tagliati del 5% gli appalti di fornitura di beni e servizi in sanita’.-VIA 18MILA POSTI LETTO. – TAGLI A COSTI INTERCETTAZIONI. Tagliati i costi delle intercettazioni. I risparmi sono stimati per 20 milioni nel 2012 e 40 milioni nel 2013.
Questi sono alcuni dei provvedimenti intrapresi dal Governo Monti, molte le critiche giunte da Regioni e Province e dai sindacati, ma anche Bersani sostiene che i tagli su sanita’ e enti locali “sembrano troppo pesanti” e vanno discussi. Per l’Upi “la spending review si abbatte sulle Province con misure devastanti, che impediranno di portare a termine gli impegni presi nei bilanci”. Secondo la Uil, il decreto “non scioglie i veri nodi su cui occorre incidere per una strutturale razionalizzazione della spesa pubblica”. Pronti allo sciopero generale i sindacati del pubblico impiego. Di tutt’altro segno i commenti dei ministri interessati: il Guardasigilli Severino parla di provvedimento “epocale”, in riferimento alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie approvata oggi in Consiglio dei Ministri. “E’ impensabile e anacronistico mantenere una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’Unita’ d’Italia: la parcellizzazione e lo spreco delle risorse giudiziarie hanno raggiunto livelli talvolta imbarazzanti”. A regime, secondo Severino, “l’accorpamento dei piccoli tribunali comportera’ risparmi e maggiore efficienza. Non andiamo piu’ in carrozza, qualche chilometro in piu’ percorso con mezzi piu’ rapidi di quelli del secolo scorso e su strade migliori aiutera’ la giustizia a viaggiare piu’ speditamente e in maniera piu’ efficiente”.
Anche il taglio di oltre 600 giudici di pace non si tradurra’ – secondo il ministro – in un maggior peso sull’amministrazione della giustizia ed il provvedimento “coniuga efficienza e risparmio”. L’effetto di tutti i provvedimenti di questo governo sono stati esclusivamente recessivi, con un’aumento della pressione fiscale sia diretta che indiretta, e questi ultimi provvedimenti sembrano confermare questa terribile ipotesi…

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About the Author: Carlo Viscardi