Alluvione in Russia cadono le prime teste

Prime decisioni drastiche in Russia. Dopo la disastrosa alluvione dei giorni scorsi, con un bilancio pesantissimo di 171 morti e 210 feriti, sono stati rimossi dal loro incarico il Sindaco della cittadina di Krymsk, e il presidente della provincia caucasica. Furente il premier Putin, il quale ha spiegato alla stampa che: «L’inchiesta stabilirà cause e responsabilità. Sarò inflessibile. Duecento persone non possono morire per la pioggia. Se è stata la pioggia ad ucciderle». Putin, il quale ha autorizzato personalmente la creazione di una commissione d’inchiesta per stabilire le cause della tragedia, ha affermato di volere risalire alla vera causa di una tragedia immensa per il numero di vite umane perse e dei danni.

Dal canto suo il governatore Alexander Tkachyov, non ha atteso oltre, togliendo di mezzo gli esponenti politici più deboli nella scala gerarchica del governo del territorio. Come detto in precedenza a pagare le prime conseguenze perdendo il posto sono stati il sindaco e il governatore della provincia di Krymsk. Tkacchyov inoltre, nella sua conferenza stampa ha cercato di scaricare ulteriormente le responsabilità agli amministratori locali, spiegando che: «Il servizio di meteorologia ci aveva avvertito che sulla zona ci sarebbe stata pioggia intensa. Ho allertato gli amministratori locali di attivare la procedura prevista in questi casi. Non sono suonate le sirene, non ci sono stati avvisi tramite gli altoparlanti, non sono stati spediti gli sms sui cellulari del residenti».

Situazione al limite invece per tutti i residenti che sono usciti indenni dall’alluvione e che si trovano in fortissima difficoltà. Il forte caldo e il fango complicano di molto la situazione attuale. Per adesso ai superstiti non importa molto di chi sia la responsabilità degli eventi, visto l’urgente bisogno di aiuto. La gente di Krymsk accusa in maniera netta la disorganizzazione degli enti: «Qui nessuno ha fatto nulla. Ci hanno staccato la luce e ci hanno fatto attendere la morte al buio».

Capitolo risarcimenti. Al momento stando ad alcuni media russi, i familiari dei morti avranno 2 milioni di rubli, circa 50 mila euro; agli alluvionati invece verranno dati 10 mila rubli, 250 euro, per le spese di prima necessità. Lunghe file con proteste sono segnalate presso le caserme di polizia, per cercare di avere i risarcimenti.

Salvatore Borruto

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