Calabria, documente regionale sul bilancio

Memoria unitaria di Cgil, Cisl e Uil per Audizione II^ commissione bilancio e attività produttive sul disegno di legge recante Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2012 e Bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014. “Gli obiettivi principali devono essere: 1)l’autorizzazione al superamento del vincolo del patto di stabilità; 2)il recupero delle risorse sottratte in questi anni (FAS, trasferimenti ordinari, investimenti gruppi ENI, ANAS, TELECOM, RFI, POSTE Italiane, ENEL, TERNA, ecc) 3)il coordinamento e la promozione di un piano strategico e pluriennale per la bonifica, la difesa ed il restauro del territorio; 4)l’impegno a sostenere un piano di contrasto al precariato a partire da quello pubblico: LSU, LPU, sanitario, scolastico, universitario, strutture decentrate dello Stato; 5)L’estensione degli ammortizzatori sociali e di adeguate misure di contrasto alla povertà; 6)La definizione di un piano organico di contrasto alla illegalità diffusa ed all’economia criminale, 7)La valorizzazione del porto di Gioia Tauro, nell’ambito del sistema logistico nazionale, in relazione alla valorizzazione dell’area EuroMediterranea. Sulla proposta di Bilancio: CGIL – CISL – UIL della Calabria accettano e rivendicano la sfida per la rideterminazione dei termini di composizione del bilancio”. “Il bilancio deve essere ispirato ad una riqualificazione della spesa, alla salvaguardia e valorizzazione del lavoro, alla revisione dell’assetto organizzativo regionale, ad una rivisitazione della legislazione che determina il livello di spesa regionale corrente finanziata con le risorse autonome, ad una riforma e riorganizzazione strutturale dei servizi pubblici locali , degli enti strumentali e delle partecipate regionali. Certo è che i provvedimenti necessari per il risanamento non possono portare ad ulteriori aumenti della fiscalità locale, già tra le più alte d’Italia, per cui si dovrebbe operare in direzione di una riduzione della pressione fiscale sui redditi di pensionati e lavoratori calabresi, introducendo il principio della progressività al fine di non far pagare, ancora una volta, di più ai redditi medio- bassi”. Dentro questo quadro “che non ci pare si stia assumendo, CGIL-CISL-UIL sollecitano il superamento dei ritardi con i quali la Giunta sta procedendo alla riforma degli assetti organizzativi, degli enti strumentali, delle società partecipate, rimandando per le proprie valutazioni, tra l’ altro rese unitariamente, alle audizioni svolte nei mesi scorsi sulle ipotesi di riforma dell’ARSSA e dell’AFOR. Nel chiedere con forza la totale copertura della spesa occorrente per i lavoratori forestali e gli addetti alla sorveglianza idraulica, denuncia i ritardi inaccettabili circa il riassetto di livelli Istituzionali come le Comunità Montane, nelle cui more va garantita la copertura finanziaria, per tutto il 2012 e seguenti, a tutela del diritto al reddito ed al lavoro degli oltre 400 impiegati, il trasferimento delle deleghe al sistema delle AA.LL.Occorre, inoltre, una seria riforma delle ASI, che vivono una preoccupante situazione di crisi, con difficoltà a reperire le risorse per il pagamento delle competenze al personale, come già successo a Crotone e Vibo e come sta per avvenire a Reggio Calabria, dove è in atto un contenzioso per il riassetto amministrativo e gestionale”. “Una priorità assoluta assume il tema della riduzione dei costi strutturali della politica, a partire da una drastica riduzione della composizione del Consiglio Regionale; delle spese di funzionamento dello stesso, nonché della riduzione dell’organizzazione della Giunta Regionale; da una riduzione dei costi per consulenze ed incarichi esterni. Al fine della riduzione, armonizzazione e controllo dei costi di gestione delle attività regionali (appalti, forniture, servizi, ecc) ribadiamo la centralità della SUA (stazione unica appaltante), struttura che deve essere potenziata sotto tutti i suoi aspetti e sollecitiamo l’approvazione della legge sugli appalti. Fondamentale deve essere il ritorno alla normalità gestionale delle strutture commissariate: sanità, ciclo dei rifiuti, depurazione. Nello spirito dell’accordo sottoscritto il 26 Ottobre scorso, fondamentale importanza deve assumere la determinazione di riconoscere a FdC (ferrovie della Calabria) il ruolo di perno del riassetto del sistema di imprese per il trasporto pubblico locale anche candidandola alla gestione delle reti ferroviarie RFI ai fini del TPL, oltre che per tutte le altre missioni previste nell’accordo”. CGIL – CISL – UIL della Calabria ritengono, che “la volontà e la determinazione nell’affrontare le suddette questioni siano l’unica strada per ottenere la riqualificazione della spesa, l’ammodernamento Istituzionale, il rispetto dei dettati della buona gestione, per ridare futuro alla nostra Regione”.

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About the Author: Giuseppe Dattola