“Premio Sud Umberto Zanotti Bianco 2012” a Riccardo Muti

 

Targa Premio Sud Zanotti Bianco per Riccardo Muti

31\07\2012 – Il Presidente del Premio Mondiale Nosside prof. Pasquale Amato ha consegnato nel Salone della Provincia di Reggio Calabria al Maestro Riccardo Muti uno dei “Premi Sud Umberto Zanotti Bianco 2012”, destinati a chi è rimasto, a chi è tornato e a chi è venuto nel Sud realizzando iniziative positive. Con la seguente motivazione: “Riccardo Muti è un artista del Sud che, nel corso della sua straordinaria carriera di Direttore delle più prestigiose orchestre del mondo, ha sempre evidenziato le sue salde radici culturali meridionali e italiane.

Ha dimostrato cosi’ quanto si può essere aperti al mondo senza voltare le spalle alla propria identità, contribuendo concretamente a sostenere le realtà positive emerse nel Mezzogiorno.  Ha portato difatti alla ribalta nazionale i giovani musicisti di Delianuova dirigendoli personalmente nel Ravenna Festival.  La sua sensibilità si è estesa alla valorizzazione del prezioso principe degli agrumi, il bergamotto di Reggio Calabria, di cui è divenuto spontaneamente un testimonial cogliendo ogni occasione per esaltarne le qualità.  Il Maestro Muti ha saputo pertanto divulgare tutti gli aspetti positivi di rinascita che stanno affiorando nella società meridionale. Elementi che sono spesso ignorati da un sistema di informazione squilibrato che tende a raccontare il Sud d’Italia e gli altri Sud del mondo soltanto per le negatività, alimentando pregiudizi e vecchi e nuovi razzismi”. I Premi Sud Umberto Zanotti Bianco sono intitolati a al grande meridionalista anglo-piemontese e reggino di adozione Umberto Zanotti Bianco. Nato a Creta da padre piemontese e madre inglese nel 1889 e morto a Roma nel 1963, scoprì a venti anni il Sud scendendo a Reggio Calabria pochi giorni dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908 per partecipare ai soccorsi. Ma, al contrario di altri suoi amici, non se ne staccò più restandovi e realizzando una miriade di iniziative di valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale, artistico e umano del Mezzogiorno affiancato dalle nostre migliori menti ed energie. Tra i suoi tanti compagni di strada Amato ne ricorda in particolare due: il grande meridionalista pugliese Gaetano Salvemini e il grande archeologo trentino, anch’egli innamorato del Sud, Paolo Orsi, che Zanotti sostenne per il recupero della Cattolica di Stilo e per le tante campagne di scavi tra cui la scoperta del Sito greco di Locri e affiancò per la realizzazione del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.

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