Viola, il biennio di Gian Cesare Muscolino

Luglio 2010. la Viola è ritornata in quarta serie ed ha chiuso la prima stagione con una inaspettata eliminazione al primo turno dei play-off promozione del campionato di Serie B Dilettanti ad opera del Catania che ribalta il fattore campo. i neroarancio escono male da quella sconfitta sia sul campo che all’interno della società. I nuovi soci che hanno ridato alla città dello stretto un titolo sportivo di una categoria importante del basket nazionale non ce la fanno a portare avanti il progetto da soli. Serve aiuto; serve una proposta concreta ed uomini con forza ed idee.

Ed ecco che, da Gioia Tauro, arriva la richiesta di acquisizione della maggioranza delle quote societarie da parte di Gian Cesare Muscolino, proprietario di una Gioiese che ha sfiorato la quarta serie ma che aveva bisogno di una piazza più importante per dare ulteriore slancio alla sua passione sportiva. Tramite il suo fido braccio destro Gaetano Condello, ex playmaker di buon livello con un passato nelle giovanile neroarancio, comincia una lunga trattativa che si concretizza due anni fa nel Lungo mare di Gioia Tauro, luogo in cui nasce una nuova sinergia fra i vecchi soci e la nuova proprietà. Muscolino si presenta subito al popolo reggino dicendo che avrebbe fatto tesoro delle difficoltà delle vecchie gestioni e che la sua Viola avrebbe provato a camminare con le sue gambe facendo un passo alla volta. Niente voli pindarici o sforzi non sostenibili ma una strada da percorrere con calma e che dia stabilità ad una realtà sportiva allo sbando che veniva da un lustro d’inferno. Alle parole, sono seguiti immediatamente i fatti con una struttura interna potenziata da nuovi innesti che si sono aggiunti ad uomini capaci come i vari Aloisio, Mazzitelli e Messsineo.

Campisi, Quattrone ed il giovane Sergio Zumbo hanno fatto il loro ingresso nell’entourage portando entusiasmo e competenza,. La squadra l’ha costruita Gaetano. Condello che ha consegnato all’allenatore Alessandro Fantozzi, ex grande giocatore reduce da una positiva esperienza a Gioia Tauro, una formazione completa e versatile. Comincia il campionato e la prima versione della Viola targata Muscolino lotta fino alla fine per la promozione che fallisce soltanto nell’ultimo match della stagione nella gara decisiva della finale con Capo d’Orlando. Stesso risultato, nella stagione successiva con i neroarancio che perdono in finale con Agrigento e vedono fallire la Serie A Nazionale anche dopo il concentramento a tre dove trionfa Mirandola per la differenza canestri.

Il secondo anno è stato più travagliato della prima edizione perché la squadra costruita a Settembre non è riuscita a trovare una chimica adeguata tanto che sono stati tagliati tre giocatori e si è registrato il ribaltone in panchina con il reggino Doc Bolignano al posto di Fantozzi. l’ex tecnico dell’Audax si rende protagonista di una grande rimonta in classifica ma, purtroppo, nei match decisivi la formazione dello stretto arriva stanca e getta via una ghiotta occasione per centrare la promozione. intanto, Muscolino rafforza la società ed apre a possibili collaborazioni con altre realtà importanti presenti sul territorio. La sua Viola cresce e vuole migliorarsi tanto che ormai la quarta serie è stretta. Gian Cesare ha rispettato tutto quello che ha detto nei primi mesi di gestione ed ha fatto riavvicinare il grande pubblico alla Viola, cosa non facile dopo le tante delusioni recenti. Il progetto va avanti e festeggia il primo biennio di presidenza di un uomo che, nonostante mille difficoltà, sta cercando di riportare in alto un marchio storico dello sport calabrese che aveva bisogno di una guida forte e concreta e l’ha trovata in questo gruppo dirigenziale gioiese.

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About the Author: Giuseppe Dattola