Nicolò: Scopelliti e la Giunta regionale hanno concluso una significativa operazione destinando 98 mln di€ a 170 comuni calabresi

Con il recupero dei fondi per la ristrutturazione dei centri storici calabresi, il presidente Scopelliti e la Giunta regionale hanno concluso un’importante e significativa operazione destinando 98 milioni di euro a ben 170 comuni calabresi su 240 che ne avevano fatto richiesta”. E’ quanto afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. ” La Giunta regionale – aggiunge – ha avuto l’abilità di disinnescare quello che andava appalesandosi come un autentico gioco al massacro tant’é che parecchie amministrazioni locali dopo aver avviato le procedure ed assunto impegni in merito, si sono improvvisamente trovati senza alcuna certezza rispetto alla programmazione. Una situazione che ha rischiato di portare al collasso decine di piccoli e medi comuni calabresi che si erano ritrovati spoliati di ogni possibile capacità di agire, stante le notevoli somme già impegnate e su cui non c’era certezza di ritorno. In molti comuni i lavori erano stati addirittura completati senza che vi fossero i corrispettivi della copertura di spesa. Una situazione incresciosa che solo grazie all’impegno della Giunta di centrodestra è stato possibile risanare. La rivitalizzazione dei centri storici non è soltanto una questione di risanamento urbanistico, ma incide significativamente sul tessuto sociale ed economico che, storicamente, ha fatto del nucleo centrale delle città il luogo privilegiato per lo scambio commerciale, per l’avvio delle iniziative artigianali, un pulsare economico che è stato il motore anche culturale della nostra società”. “Pertanto, lasciano molta perplessità – prosegue Nicolò – le polemiche incomprensibili di autorevoli esponenti del centro sinistra. Il giudice migliore di questa situazione sono stati i sindaci dei comuni interessati, come Carmela Lanzetta, che certamente non è un amministratore di centrodestra, ma che ha voluto testimoniare con onestà intellettuale l’efficacia dell’azione politica della Giunta regionale, esprimendosi, appunto, sui fatti e non sui sogni che, in questo caso, stavano diventando un vero e proprio incubo per le casse di oltre 250 comuni di varia maggioranza politica”.

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