Gli Italianesi di La Ruina in scena al Zanotti Bianco

 

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Uno spettacolo che ha ricevuto una lunga lista di riconoscimenti importanti, primi fra tutti il Premio Ubu 2012 “Miglior attore” e la nomination Premio Ubu 2012 “Migliore testo italiano”. Parliamo di Italianesi di e con Saverio La Ruina, autore e attore calabrese che con Dario De Luca, nel 1992, ha dato vita alla compagnia teatrale Scena Verticale a Castrovillari (CS). La tragedia di migliaia di soldati e civili italiani che, alla fine della seconda guerra mondiale, rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale va in scena venerdì 19 aprile alle ore 21.00 al Teatro Zanotti Bianco (ex Cipresseto) ed è inserita nella stagione 2012/2013 della Compagnia Scena Nuda.

Prodotto da Scena Verticale con musiche originali eseguite dal vivo da Roberto Cherillo, il disegno luci di De Luca, l’organizzazione di Settimio Pisano (che il 19 e 20 terrà un workshop al Zanotti Bianco), il progetto è sostenuto dal Mibac Regione Calabria. La Ruina porta sul palcoscenico reggino un enorme spaccato storico sull’autoritarismo e sull’oppressione: il dolore di donne e bambini, colpevoli solo di essere mogli e figli di italiani e perciò rinchiusi in campi di prigionia tra alloggi circondati da filo spinato e sottoposti a interrogatori, lavori forzati e torture. In quei campi rimangono dimenticati, e la loro vicenda viene ignorata dai libri di storia. Attraverso il personaggio di un rimpatriato, Tonino, un quarantenne nato nel 1951 e cresciuto nel mito del padre e dell’Italia, dove ritorna nel 1991 a seguito della fine della dittatura, l’attore restituisce voce e dignità a quasi quattrocento prigionieri, riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, che arrivano nel Belpaese convinti di essere accolti come eroi, per ritrovarsi invece condannati a essere italiani in Albania e albanesi in Italia.

c.s.

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