Governo, scricchiolii in vista

“Sappiate che io non mi faccio logorare, se siete al governo per fare campagna elettorale, me ne vado. Non resto a palazzo Chigi a ogni costo” Così comincia il ritiro del governo il premier, Enrico Letta, e la dichiarazione era rivolta al Vice-Premier Angelino Alfano ed al ministro alle Infrastrutture Lupi, a causa della loro partecipazione alla manifestazione tenutasi a Brescia da Berlusconi sabato scorso contro la magistratura. Letta, dichiarano fonti bene informate, attacca Alfano e Lupi affermando : “Ciò che è accaduto a Brescia è inaccettabile, non si può più ripetere. Le ricadute negative sul governo sono superiori alla sua capacità di tenuta.” Incalzato da Franceschini continua : “Dobbiamo abbassare la tensione, non fomentarla. Ora va sminato il terreno da questi elementi di contrasto; I giudici sono baluardo della legalità”. Di controparte, Alfano e Lupi dichiarano che non potevano prendere le distanza da Berlusconi ne sarebbe andata di mezzo la “vita” del governo dichiarando : “Se Silvio pensasse che gli siamo ostili, l’esecutivo sarebbe finito; Non ammaineremo le nostre bandiere, non ci appiattiremo sulle posizioni del Pd. Tantomeno sul fronte della giustizia. E mai smetteremo di difendere Berlusconi”.
La risposta di Letta è stato l’imporre una regola assoluta, il divieto per tutti i componenti del governo di partecipare a manifestazioni politiche e a talk-show tv, finchè il governo resterà in piedi. Imposizione, o Compromesso che dir si voglia, questo tanto pubblicizzato ritiro per “fare spogliatoio” più che tensioni e sfuriate non sembra aver creato, e le varie divisioni e fazioni interne ed esterne non accentuano niente altro che l’accelerazione ad una possibile caduta ed un ritorno alle urne…
Per intanto la strada di questo governo sembra più che in salita, una arrampicata alpinistica di 9° grado… Come si ribadiva precedentemente il raggiungimento del 100° di vita sarà un gran successo.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi