“Questure d’Italia”, l’annullo filatelico in onore della Polizia

C’erano davvero tutti questa mattina, presso la Filiale di Poste Italiane di via Miraglia, per la presentazione del francobollo dedicato alle “Questure d’Italia”, del valore di euro 0,70, emesso in occasione del 161° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Dal comandante provinciale della Guardia di Finanza Claudio Petruzziello, ai Procuratori Di Landro e Cafiero De Raho, insieme a loro anche il Commissario Prefettizio Panico e poi un numero consistente di rappresentanti delle forze dell’ordine di ogni grado. Nel contesto della manifestazione, l’inaugurazione della Mostra documentale “In nome della Legge”, curata da Fabio Santilli. Al tavolo dei relatori, il Questore di Reggio Calabria Guido Longo ed il Prefetto Vittorio Piscitelli. A fare gli onori di casa la direttrice di filiale Carolina Picciocchi: “Un atto di generosità del Questore Longo verso la città di Reggio Calabria che, grazie ad iniziative come questa, dà la possibilità alla gente di conoscere il percorso storico effettuato dalla polizia sin dalla sua nascita, i costumi, gli usi, la satira di allora dei giornali sulle loro gesta. Il francobollo ordinario, invece, appartiene alla serie tematica “le istituzioni” dedicato alle Questure d’Italia.”questurina “Complimenti intanto per l’iniziativa, questo il primo commento del Prefetto Vittorio Piscitelli – La mostra è certamente il pezzo forte. Grazie a Santilli si ha la possibilità di vedere un vero e proprio tracciato di un preciso periodo vissuto dalla polizia attraverso la satira. Sono veramente felice di essere qui. La direttrice Picciocchi parlava di collaborazione. Ben felici di farlo, dalle sinergie vengono fuori sempre prodotti positivi.” L’intervento successivo è stato quello del Questore di Reggio Calabria il dottor Guido Longo: “Più che un ospite d’onore, mi sento compartecipe. Una iniziativa culturale per la polizia, ma anche per l’intera società. Noi abbiamo delle tradizioni che affondano le radici all’inizio dell’unità d’Italia, fino alla formazione della Polizia di Stato. Il consenso è fondamentale, ma per ottenerlo bisogna stare vicini al cittadino e ispirargli fiducia. Insieme al consenso la cultura, determinante nel processo di crescita e sviluppo di ogni società civile. Noi non siamo nemici dei cittadini, ma assolutamente al loro fianco. Queste iniziative in città problematiche come la nostra, sono importantissime. Insisto, puntiamo tantissimo sulla cultura, La mostra documentale “In nome della Legge” è cultura. La chiusura è dedicata all’approfondimento della mostra e quindi ultima parola a Fabio Santilli. “In nome della Legge” è il racconto della nascita e l’evoluzione storica della Polizia tra ‘800 e ‘900, attraverso anche l’interpretazione del giornalismo di satira. Santilli ha illustrato ai presenti l’esposizione che metteva in evidenza le varie epoche vissute dalla polizia, le modifiche nel tempo delle divise originali in dotazione, il racconto satirico dei loro comportamenti. Una vera e propria rappresentazione di un determinato periodo storico che ha visto la figura del poliziotto e del suo agire in nome della legge, nei suoi rapporti con la società e le norme giuridiche del tempo. Tutto in forma satirica, utile a sorridere, ma anche a riflettere.

Michele Favano

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