All’Arena dello Stretto il concerto di Voltarelli

PVLa manifestazione cinematografica “Cinemarena”, ha preso il via. Organizzata dalla Fondazione Calabria Film Commission, è stata contestualizzata all’interno del più grande evento sportivo di inizio estate come i Giochi del Mare. L’obiettivo, come più volte ribadito dal presidente Gianluca Curti, è quello di esaltare le eccellenze calabresi, già protagoniste nel mondo dello spettacolo e del cinema. La cornice è stata la splendida Arena Ciccio Franco, la kermesse, ha di fatto dato il via alla nuova estate reggina. Nel ricordo di Leopoldo Trieste, attraverso alcuni tratti dei film Il Padrino II, I Vitelloni, Sedotta e abbandonata e Divorzio all’italiana, ha introdotto la serata la giornalista-presentatrice Alessandra Giulivo. Una breve chiacchierata con il protagonista della serata Peppe Voltarelli e poi l’inizio del mini concerto. Quaranta minuti di musica d’autore italiana, quel rock sperimentale molto apprezzato dai presenti. Insieme a Peppe Voltarelli, vincitore nel 2010 del Premio Luigi Tenco come miglior album dialettale, anche Paolo Baglioni alla batteria e Italo Andriani al basso. Secondo poi quella che è la regola della Fondazione Calabria Film Commission, a seguire, la proiezione del film “La vera leggenda di Tony Vilar”, dove lo stesso Voltarelli ne è protagonista nel ruolo, dietro l’abile regia di un altro calabrese, Giuseppe Gagliardi. Il film racconta la storia dell’emigrante calabrese Antonio Ragusa, partito verso l’Argentina nel 1952, insieme alla sua compagna di sempre, la chitarra. Con il nome di Tony Vilar, diventa uno dei massimi rappresentanti della canzone melodica negli anni 60. Due decenni dopo la sua scomparsa, un cugino di secondo grado, prova a mettersi sulle sue tracce per far luce sul declino come artista e consegnargli una canzone scritta e dedicata al suo mito. A Buenos Aires, del cugino, non si hanno più notizie. Cambia rotta, vira su New York, accompagnato da uno strano personaggio. Incontri, interviste, confronti con la gente, lo porteranno a scoprire la verità riguardo il ritiro dalle scene. Durante uno show, alcuni spettatori strapparono il parrucchino che Tony Vilar indossava. Un gesto che  provocò in seguito una forte depressione e quindi l’allontanamento dalle scene. Fino a quel momento, non vi è dubbio che Tony Vilar, ha rappresentato l’incarnazione del calabrese povero, immigrato, che trova fortuna all’estero. La vera leggenda di Tony Vilar è il primo lungometraggio del regista Gagliardi, dopo una serie di corti e medio metraggi molto apprezzati e più volte premiati.

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